Baranello italiano
Baranello Inglese (Testo in inglese)
Situato su una collina che domina la valle del fiume Biferno, Baranello è circondato da campi fertili e da boschi, tra cui spicca quello di Monte Vairano, un'area di eccezionale valore ambientale e archeologico.
Questo sito conserva i resti di un antico insediamento sannita, e visitare l’area archeologica significa immergersi in un territorio ricco di storia, con tracce che alcuni identificano come l'antica Aquilonia, la capitale del Sannio.
Dalla sommità della collina di Baranello, si può godere di uno dei panorami più spettacolari del Molise, con le vette maestose del Matese da un lato e la suggestiva valle del Biferno dall’altro, offrendo un’esperienza unica che coniuga storia, cultura e natura.
Il borgo medievale di Baranello si trova nella parte più alta del paese, dominata da una torre in pietra, un tempo parte del castello-palazzo della famiglia Zurlo. Questa famiglia ha dato i natali a figure storiche di rilievo, come Giuseppe Zurlo, uomo di spicco della politica e della cultura locale.
Baranello, incantevole borgo del Molise, vanta radici profonde che risalgono all’antichità. Si presume che i primi abitanti fossero i Sanniti, un antico popolo italico, anche se il paese è stato poi segnato da diverse dominazioni, tra cui quella normanna e quella della nobile famiglia Gaetani.
Nel cuore del borgo antico si erge la Chiesa di San Michele Arcangelo, con una maestosa facciata in stile neoclassico.
Non lontano dalla chiesa, in piazza Santa Maria, si può ammirare una monumentale fontana sormontata da una scultura in bronzo della dea Cerere. La fontana, in marmo bianco di Carrara, fu progettata dall'architetto Giuseppe Barone, figura di spicco originaria di Baranello, a cui si deve anche la creazione del Museo Civico.
Questo museo è un prezioso scrigno di storia e arte, ospitando reperti di grande valore che raccontano le radici e l’evoluzione del territorio.
All'interno della Chiesa di San Michele si possono ammirare opere d’arte di eccezionale valore, tra cui la tela 'Ecce Homo', in stile caravaggesco, e la preziosa 'Pietà', attribuita a Giovan Battista Caracciolo.
Un’altra opera di rilievo è 'L’Ultima Cena', dipinta dal famoso artista molisano Amedeo Trivisonno. La chiesa venne ricostruita dopo il devastante terremoto di Sant'Anna del 1805, su progetto dell'architetto Bernardino Musenga, che si ispirò allo stile neoclassico.
Le origini di Baranello vengono fatte risalire all'epoca sannita, con una società che si sviluppava principalmente attorno alla pastorizia, una tradizione ancora viva oggi. La sua cucina rispecchia queste radici con piatti tipici come la polenta con fegatini d'agnello, l'agnello, uova e formaggio, oltre alle deliziose pizzette di granone farcite con prosciutto, scamorza e pecorino fresco.
Baranello: tra passato e presente
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Baranello (English)
Located on a hill overlooking the valley of the Biferno River, Baranello is surrounded by fertile fields and woods, including the Monte Vairano forest, an area of exceptional environmental and archaeological significance.
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The site preserves the remains of an ancient Samnite settlement, and visiting the archaeological area allows one to immerse in a territory rich in history, with traces that some identify as the ancient Aquilonia, the capital of the Samnium.
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From the top of Baranello's hill, one can enjoy one of the most spectacular views in Molise, with the majestic peaks of the Matese mountains on one side and the enchanting Biferno Valley on the other, offering a unique experience that combines history, culture, and nature.
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The medieval village of Baranello is located in the highest part of the town, dominated by a stone tower, once part of the castle-palace of the Zurlo family. This family produced notable historical figures, including Giuseppe Zurlo, a prominent figure in local politics and culture.
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Baranello, a charming village in Molise, boasts deep roots that date back to ancient times. It is believed that the first inhabitants were the Samnites, an ancient Italic people, though the town was later shaped by various dominations, including the Normans and the noble Gaetani family.
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In the heart of the ancient village stands the Church of San Michele Arcangelo, with its majestic neoclassical façade. Not far from the church, in Piazza Santa Maria, visitors can admire a monumental fountain topped by a bronze sculpture of the goddess Ceres. The fountain, made of white Carrara marble, was designed by Giuseppe Barone, a prominent architect originally from Baranello, who also established the Civic Museum. This museum is a valuable treasure trove of history and art, housing important artifacts that tell the story and evolution of the region.
Inside the Church of San Michele, visitors can admire exceptional works of art, including the 'Ecce Homo' canvas, in Caravaggio's style, and the precious 'Pietà', attributed to Giovan Battista Caracciolo.
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Another noteworthy work is 'The Last Supper', painted by the renowned Molisan artist Amedeo Trivisonno. The church was rebuilt after the devastating Sant'Anna earthquake of 1805, based on a design by architect Bernardino Musenga, who was inspired by the neoclassical style.
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The origins of Baranello date back to the Samnite period, with a society that primarily revolved around pastoralism, a tradition still alive today. Its cuisine reflects these roots with typical dishes such as polenta with lamb liver, lamb with eggs and cheese, and the delicious 'pizzette di granone' filled with prosciutto, scamorza, and fresh pecorino cheese.
Storia degli emigrati baranellesi
BARANELLO
Paese di emigrazione. Negli ultimi cento anni ha perso 2000 abitanti, a partire dai circa 4500 di inizio secolo.Le prime partenze ci furono a cavallo del 900 con alterne vicende al tempo della guerra italo-turca (1911-12).Il maggior esodo si ebbe, poi,nel secondo dopoguerra verso gli USA, Canada, Argentina Venezuela, Europa e in Italia.L’emigrazione oltreoceano ha riguardato soprattutto il ceto contadino, mentre operai e artigiani si sono diretti in Europa o nell’emigrazione interna.
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