► Il decennio napoleonico in Molise
► La letteratura del decennio napoleonico
► Seminario di studio “Il decennio napoleonico” (Video)
Il decennio napoleonico (1806-1815) fu un periodo cruciale per il Molise, come per tutto il Regno di Napoli, segnato da profonde trasformazioni politiche, amministrative, sociali ed economiche. Sotto il governo di Giuseppe Bonaparte prima (1806-1808) e di Gioacchino Murat poi (1808-1815), furono introdotte riforme che miravano a modernizzare il Regno.
1. Riforme politiche e amministrative
2. Economia e riforme agrarie
3. Lotta al brigantaggio
Il Molise, come altre aree montuose del Regno, fu teatro di un'intensa attività di brigantaggio, alimentata dalla miseria e dalla resistenza alle riforme francesi. I briganti, spesso sostenuti dalla popolazione locale, attaccavano le truppe francesi e i nuovi amministratori. Per combattere il fenomeno, i francesi misero in atto una dura repressione militare.
4. Infrastrutture e modernizzazione
5. Istruzione e cultura
6. Effetti sociali
Eredità del decennio napoleonico
Nonostante la fine del dominio napoleonico nel 1815 e la Restaurazione borbonica, molte delle riforme introdotte durante questo periodo rimasero in vigore:
Il decennio napoleonico segnò quindi l'inizio di un processo di modernizzazione che, pur tra contraddizioni e resistenze, trasformò profondamente il Molise e il suo ruolo nel Regno di Napoli. Se desideri approfondire un tema specifico, come il brigantaggio o l'economia agraria, posso aiutarti!
Seminario di studio “Il decennio napoleonico” (Video)
1.Italia Napoleonica: Milano e Napoli dal 1796 al 1814
Antonino De Francesco
Ordinario di Storia Moderna all’Università Statale di Milano
2.La monarchia amministrativa
Angelantonino Spagnoletti
Ordinario di Storia Moderna all’Università di Bari
3.Le origini della scuola pubblica laica di Stato: da Genovesi a Cuoco
Luigi Biscardi
Presidente dell’Associazione Culturale “Vincenzo Cuoco”
4.La letteratura del decennio napoleonico
Sebastiano Martelli
Ordinario di Letteratura italiana all’Università di Salerno
► La letteratura del decennio napoleonico
► Seminario di studio “Il decennio napoleonico” (Video)
Il decennio napoleonico (1806-1815) fu un periodo cruciale per il Molise, come per tutto il Regno di Napoli, segnato da profonde trasformazioni politiche, amministrative, sociali ed economiche. Sotto il governo di Giuseppe Bonaparte prima (1806-1808) e di Gioacchino Murat poi (1808-1815), furono introdotte riforme che miravano a modernizzare il Regno.
- Abolizione del feudalesimo (2 agosto 1806): Uno degli interventi più significativi fu l'abolizione del sistema feudale, che pose fine ai privilegi dei baroni. I contadini furono formalmente liberati dal pagamento di tributi feudali, ma nella pratica molti di loro continuarono a vivere in condizioni di precarietà.
- Centralizzazione amministrativa: Il territorio molisano fu incluso nel sistema amministrativo francese, con l'introduzione di distretti, cantoni e comuni. Questo favorì un maggiore controllo del governo centrale e una migliore organizzazione amministrativa.
- Campobasso divenne il centro principale della provincia, consolidando il suo ruolo di guida politica e culturale.
- Redistribuzione delle terre: Le terre confiscate ai feudatari e agli ordini religiosi soppressi furono vendute all'asta. Tuttavia, il processo favorì spesso i grandi proprietari terrieri e la borghesia emergente, lasciando i contadini ancora privi di terre sufficienti per il sostentamento.
- Catasto napoleonico: Fu avviato un censimento delle proprietà terriere per una tassazione più equa e per organizzare meglio il territorio.
Il Molise, come altre aree montuose del Regno, fu teatro di un'intensa attività di brigantaggio, alimentata dalla miseria e dalla resistenza alle riforme francesi. I briganti, spesso sostenuti dalla popolazione locale, attaccavano le truppe francesi e i nuovi amministratori. Per combattere il fenomeno, i francesi misero in atto una dura repressione militare.
- Costruzione di strade: Il governo napoleonico incentivò il miglioramento delle infrastrutture, in particolare le strade, per favorire il commercio e il controllo del territorio.
- Urbanizzazione: Alcuni centri urbani furono modernizzati, sebbene l'impatto di questi interventi in una regione rurale come il Molise fosse limitato.
- Riforma scolastica: I francesi promossero l'istituzione di scuole primarie per diffondere l'alfabetizzazione, anche se la povertà e la scarsità di risorse limitarono i risultati.
- Riduzione del potere ecclesiastico: La soppressione di ordini religiosi e la confisca dei loro beni rappresentarono un cambiamento importante nel rapporto tra Stato e Chiesa.
- Polarizzazione sociale: Le riforme napoleoniche accentuarono le disparità sociali. I contadini speravano in una redistribuzione delle terre, ma furono spesso esclusi dai benefici, creando un senso di frustrazione che alimentò ulteriormente il brigantaggio.
Nonostante la fine del dominio napoleonico nel 1815 e la Restaurazione borbonica, molte delle riforme introdotte durante questo periodo rimasero in vigore:
- L'abolizione del feudalesimo fu irreversibile.
- Il nuovo sistema amministrativo fu mantenuto, seppur con alcune modifiche.
- Le infrastrutture create o migliorate posero le basi per il futuro sviluppo della regione.
Seminario di studio “Il decennio napoleonico” (Video)
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1.Italia Napoleonica: Milano e Napoli dal 1796 al 1814Antonino De Francesco
Ordinario di Storia Moderna all’Università Statale di Milano
2.La monarchia amministrativa
Angelantonino Spagnoletti
Ordinario di Storia Moderna all’Università di Bari
3.Le origini della scuola pubblica laica di Stato: da Genovesi a Cuoco
Luigi Biscardi
Presidente dell’Associazione Culturale “Vincenzo Cuoco”
4.La letteratura del decennio napoleonico
Sebastiano Martelli
Ordinario di Letteratura italiana all’Università di Salerno