PUNTI DI FORZA - DEBOLEZZA - OPPORTUNITA' - RISCHI

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ANALISI SWOT

PUNTI DI FORZA
Crescita della domanda internazionale per Turismo natura, Nuove forme di turismo e destinazioni MICE (Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions) •Crescita della domanda internazionale di offerte diversificate di pacchetti turistici di qualità Incremento dell’importanza dei requisiti di accettabilità e Sostenibilità dello Sviluppo Turistico Localizzazione strategica (Centro Italia; distanza da Roma ed altre principali Città della Campania e Puglia; ponte dei Balcani). Costa : Il Molise è caratterizzato da circa 30 Km di Costa a cui si possono aggiungere i circa 40 km della Costa del Trabocchi del vicino Abruzzo, costa formata da litorale sabbioso alternato a tratti di scogliera. L’entroterra è facilmente fruibile dalla costa ed in esso si concentrano attrattori naturali, culturali ed enogastronomici; Patrimonio ambientale e naturale : Buona immagine rinforzata da positive valenze paesaggistiche ed ambientali, con presenza di Oasi naturali e Zone SIC ; Clima: In questi ultimi anni si è registrata la tendenza di clima favorevole ( bel tempo e temperature accettabili) che hanno favorito l’allungamento della stagione estiva sulla costa nei periodi di fine agosto e settembre ; Accessibilità dall’esterno: ben servita da direttrici autostradali (A14, A25). Perno della direttrice adriatica e connessione “naturale” tra questa e Roma. Abbastanza agevole anche la connessione con Napoli. Aeroporto internazionale di Pescara ben collegato con l’estero, strategico anche per l’incoming di destinazioni extra -regionali. Collegamenti ferroviari con Roma non efficienti, sopperita da linee di autobus; Porti Turistici e Commerciali Percorsi naturalistici ed ambientali: pista ciclabile ; Sicurezza : Soddisfacente senso di tranquillità e sicurezza e qualità della vita ; Tradizioni storiche, culturali, artigianali e gastronomiche; Asset permanenti naturalistici, enogastronomici, culturali, artistici, religiosi e storici molto forti nel territorio ; Presenza di attrattori culturali di valenza nazionale; Identità “forte” legata anche alla fierezza delle popolazione residente;
 
 
PUNTI DI DEBOLEZZA (WEAKNESSES)
Alta stagionalità: Operatività molto centrata sul periodo estivo e assenza di allungamento della stagione in primavera e autunno (che sarebbero ideali per la tipologia di offerta regionale); Bassa qualità dell'informazione circolante ; Ridotta attrattività e basso livello di cura dei contesti abitativi; Debole accessibilità ferroviaria, soprattutto quella di collegamento con Roma (solo in parte sopperita dalle linee di pullman). Poco sfruttate le linee ferroviarie (costiera e verso l’entroterra), che potrebbero essere utilizzate come “metropolitane” ; Carenza di collegamenti tra l’aeroporto, la stazione e le principali destinazioni turistiche regionali, che rende difficoltosa la mobilità agli ospiti che non scelgono l’auto come mezzo di trasporto ; Attuali collegamenti su gomma e ferro, poco orientati alla mobilità turistica (frequenza, orari) ; Carenza di parcheggi e poli scambiatori (auto - bus; auto -bici) ; Carenza di servizi complementari. L’offerta turistica è molto concentrata sulla ricettività. Vi è ancora uno sviluppo inadeguato di servizi complementari per arricchire l’esperienza degli ospiti nella destinazione (escursioni, visite guidate, interpretazione del territorio, laboratori, ecc.) ; Carenza di centri di formazione professionali e basso supporto attivo delle varie istituzioni ; Alta dipendenza da mercati di prossimità: nonostante gli sforzi realizzati, permane una bassa rilevanza dei mercati stranieri e delle regioni italiane distanti, che segnala una competitività debole su scala internazionale ;
 
OPPORTUNITA’ (OPPORTUNITIES)
Incremento della domanda nazionale ed internazionale del turismo naturale e culturale e più in generale dei cosiddetti "turismi"; Nuovi bisogni: più autenticità, più qualità ambientale, più attività, più benessere. Destagionalizzazione: Destinazioni varie, che offrono opportunità diverse nel territorio durante l’anno: Diventare una meta non solo di vacanze mare e montagna ma una destinazione di soggiorni “misti”, attivi, sportivi, di scoperta (naturale e culturale), che propone circuiti di integrazione mare ed entroterra. Ampliare le opportunità ed estendere il territorio turistico per estendere anche la stagione di visita per gli ospiti e di operatività per il sistema di offerta; Tendenziale aumento della domanda di ricettività extra alberghiera; Tassi di crescita dei volumi di domanda di turismo risultano forti, stabili e costanti nel medio e nel lungo periodo;
 
 
MINACCE (THREATS)
Pandemia COVID 19 Forte concorrenzialità di altri bacini turistici consolidati, avviati attraverso una politica programmatica che ha prodotto risultati positivi; Nuovi competitor internazionali possono contare su prodotti e servizi di qualità innovativi; Rischio di insediamenti in contrasto con le strategie di valorizzazione turistica; insediamenti di attività insalubri ed impattanti per l’ambiente e la salute e dunque incompatibili con uno sviluppo ecosostenibile di un territorio il cui settore economico di attività primario resta pur sempre il turismo e i suoi complementari;
 
Il WTTC, l’associazione che rappresenta l’industria turistica globale, stima, con la metodologia del conto satellite del turismo, il cosiddetto impatto diretto della spesa dei turisti sull’economia di un paese pari al 5,5% del PIL. L’impatto complessivo del turismo, ingloba anche gli effetti indiretti e indotti. Il contributo indiretto misura le ricadute sugli altri settori della spesa sostenuta dai comparti turistici per investimenti (ad esempio l’acquisto di un nuovo aereo, la costruzione di un nuovo hotel, l’acquisto di arredi per le strutture ricettive, ecc.) o per acquisti di materie prime e servizi. Il contributo indotto misura il PIL e l’occupazione attivati dalla spesa delle persone occupate direttamente o indirettamente dal comparto turistico. Ad esempio l’impatto sull’economia della spesa originata stipendi del personale di un hotel, delle hostess, dei consultanti turistici, ecc. Secondo queste stime, l’impatto complessivo del turismo sul PIL per il nostro Paese nel 2017 è stato pari al 13 per cento, quindi più elevato del fatidico 10 per cento che spesso si cita. (REPORT BANCA D’ITALIA 2018 ). Considerando i dati della Regione Molise, l’impatto sarà certamente di gran lunga superiore