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Quiz TV

♦ Gara a Quiz sul Molise (Format)
♦ Gara a Quiz sulle tracce dei Sanniti 
(Format)
♦ Arc en ciel (Molise)
♦ Festival Mondiale dell'Educazione (GEF Sanremo)

♦ Treno Campobasso-Sanpietro Avellana. Aula didattica itinerante Rai Educational
♦ Lancio progetto "....sulle Orme di....." 

Gara a Quiz sul Molise 

Un partenariato di 15 associazioni molisane, riunito con il nome di "Molise, Turismo, Sinergie", ha deciso di prendere in considerazione, oltre al Festival del Turismo scolastico, una iniziaiva che mira a coinvolgere attivamente gli studenti delle scuole molisane in una gara a Quiz sul Molise trasmessa da una nota emittente TV locale. Si tratta di un programma che metterà in competizione gli studenti degli Istituti secondari di I° e 2° grado.
♦ Regolamento del programma a Quiz TV "Conosci il Molise?"
 Prove di quiz
♦ Curiosità del Molise

ARC EN CIEL (Telemolise)
Iniziative di riferimento
La gara a Quiz sul Molise riguarda una serie di puntate televisive sul modello di quelle trasmesse diversi anni fa dalla emittente Telemolise con il nome di “Arc en Ciel”. L’iniziativa era sponsorizzata dall’Ambasciata francese di Roma e da varie aziende francesi ed anche molisane.  Al concorso parteciparono 21 scuole molisane e gli studenti vincitori ebbero pagato un viaggio di una settimana a Parigi accompagnati da loro professore. Altri ricchi premi toccarono, nel corso delle varie puntate, a tutti i partecipanti. Un concorso a parte riservato al pubblico per la risoluzione di un film giallo, coinvolse numerosissimi spettatori e furono premiati anche loro con un viaggio a Parigi.
Nel corso delle puntate vari ospiti artisti italiani e francesi partecipavano alla trasmissione. Una banda musicale “Arc en ciel” di bambini della scuola media Montini, diretta dal Maestro Giovanni Izzo, accompagnava la competizione eseguendo vari brani musicali. Loghi autoadesivi, gaget e magliette “Arc en ciel” per tutti i partecipanti.
Ospiti d’onore alle trasmissioni seguivano il concorso negli studi di Telemolise, intervistati dal presentatore Lucio Zampino. Fra essi il vescovo Monsignor Santoro, l’Assessore Regionale Adolfo Colagiovanni, l’Assessore comunale Anna Mescia, il Console generale di Francia Michel Doucin e l’Addetto culturale dell’Ambasciata di Francia Roger Girod. 
Per avere un’idea della tipologia del concorso disponiamo di alcune sequenze video del programma trasmesso nel 1983 dagli Studi di Telemolise a Campobasso

Campobasso 1983
TELEMOLISE
Trasmissione a quiz in francese "Arc en ciel" 

Arcenciel 2-1.m4v
 
 
 


Quiz sul Molise

Prova questi quiz sul Molise
 
1.Quali sono le città più grandi del Molise per popolazione (indica l’ordine)

A
Isernia

B
Campobasso

C
Termoli

 
RISPOSTA
Le città più grandi sono 1.Campobasso ( 50.941 ab.), 2.Termoli (28.552 ab.), 3.Isernia (20.933 ab.)
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2.Per che cosa è famosa Campobasso?

A
Artigianato cuoio

B
Artigianato ferro

C
Artigianato rame

 
RISPOSTA
Benedetto Croce raccontava che a Londra i migliori rasoi erano reputati quelli importati da Campobasso. In effetti la fama delle lame di Campobasso ha oltrepassato i confini del Regno di Napoli, ed ha fatto concorrenza a quelle di Toledo e di Sheffield. Walter Scott in un suo romanzo ha creato il personaggio di un armaiolo che consiglia al cliente le belle lame di Campobasso. Nei negozi e nelle botteghe artigiane di Campobasso e Frosolone si trovano ottimi lavori di acciaio traforato, tagliacarte, forbici e coltelli lavorati all'antica maniera. I cantastorie siciliani raccontavano che Compari Alfio per compiere la sua feroce vendetta contro Compari Turiddu si doveva affidare a “ u cuttieddu de Campuasce”.
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3.Quanti sono i Paesi del Molise?

A
90

B
136

C
200

 
RISPOSTA
Sul suo territorio sono sparsi 136 comuni, per la maggior parte piccoli paesi, ma pittoreschi e diversi l'uno dall'altro.
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4.Qual è il porto più importante del Molise?

A
Campomarino

B
Petacciato

C
Termoli

 
RISPOSTA
Termoli è il porto della regione, moderna città industriale, votata al turismo. Conserva intatto il borgo dei pescatori e le loro tradizioni, come la suggestiva processione a mare di San Basso. I suoi monumenti più importanti sono la cattedrale romanica e il castello di Federico II.
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5.Qualè il fiume più lungo che attraversa il Molise?

A
Trigno

B
Biferno
 
C
Fortore


RISPOSTA
Il Biferno. Il corso del fiume taglia gran parte del territorio molisano e crea luoghi di notevole suggestione, come il lago di Guardialfiera; sfocia poi nell' Adriatico fra le città balneari di Termoli e Campomarino, e l' ampia pianura che da Guglionesi, attraverso le piane di Larino, si unisce alla fascia costiera e al confine con le Puglie. Le campagne di questa zona della regione, così come quelle del venafrano, sono note per la produzione di olio, vino e grano.
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5.In che anno il Molise ha ottenuto la sua autonomia dall’Abruzzo?

A
1850

B
1963
 
C
2002

 
RISPOSTA
E' la più giovane regione d'Italia; la sua autonomia dall'Abruzzo risale al 1963.
Con i suoi 4438 Kmq di superficie e i meno di 300.000 abitanti è fra le più piccole regioni d'Italia, appena più grande della Valle d'Aosta. Ha solo due province, Campobasso e Isernia.
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6.In che hanno è stata costituita la provincia di Isernia?

A
1963

B
1850
 
C
1970

 
RISPOSTA
1970. Isernia è il capoluogo della seconda provincia molisana, istituita nel 1970, e sin dai tempi preistorici è stata una località privilegiata per le favorevoli condizioni ambientali, come dimostra l'insediamento paleolitico risalente a 730.000 – 780.000 anni fa, i cui reperti si possono vedere nel museo de "La Pineta".
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7.Quale paese è stato denominato l’Atene del Sannio?

A
Larino

B
Venafro
 
C
Agnone
 
 
RISPOSTA
Agnone, detta l'Atene del Sannio, dimostra di aver vissuto nei secoli in un clima culturalmente avanzato, non solo per i contatti con Roma e Firenze, ma anche per la pregevole produzione artistica ed artigianale.
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8.Qual è la famosa città monastica nel Molise fondata dai Monaci Benedettini?

A
Santa Maria del Canneto

B
San Vincenzo al Volturno
 
C
Santuario di Castelpetroso

 
RISPOSTA
Nei secoli bui dell'alto medioevo, San Vincenzo al Volturno, il monastero della nobiltà longobarda beneventana, fondato nel VII sec. d.C., assurge ad importanza tale da gareggiare con Montecassino. Si avvia allora un periodo di nuovo fulgore per il Molise, grazie alla presenza capillare sul territorio delle badie benedettine. Già noto per gli affreschi della cripta dell'abate Epifanio, è oggi una tappa importante di turismo culturale, grazie a recenti scavi che hanno portato alla luce una piccola città monastica, dedita non solo alla preghiera e allo studio, ma anche alla produzione di straordinari manufatti artigianali, soprattutto in vetro, e alla realizzazione di meravigliose opere d'arte, di pittura, scultura, architettura.
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9.Qualè il paese molisano celebre per la costruzione delle zampogne?

A
Ripalimosani

B
Scapoli
 
C
Fornelli


RISPOSTA
Scapoli, dove si trovano gli ultimi costruttori della zampogna, classico strumento musicale dei pastori, ricavato dal legno di ciliegio oppure di olivo e dalla pelle di capra. In questo paesino delle Mainarde, a luglio di tutti gli anni, si svolge la Mostra Mercato della Zampogna , che è una delle manifestazioni più tipiche della Pentria.
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10.Qual’è il paese molisano noto per la fabbricazione delle campane?
A
Monteroduni

B
Casacalenda
 
C
Agnone


RISPOSTA
Agnone. In questa città ancora oggi opera la Pontificia Fonderia Marinelli, che tramanda l'arte secolare dei fonditori di campane, conosciuta e rinomata nel mondo. La fusione di migliaia di campane è iscritta nell'albo d'oro di questo laboratorio che ha raggiunto una perfezione inimitabile.
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TEST e QUIZ
  • test scienze della nutrizione umana
 
  • domande difficili di cucina
 
  • test cucina molisana
 
  • quiz cucina a risposta multipla
 
  • quiz di cucina con risposte
 
  • quiz sull’alimentazione
 
  • quiz sui cibi
 
  • giochi alimentazione scuola secondaria online
 

Notizie Storiche e Geografiche del Molise
 
https://www.treccani.it/enciclopedia/molise_res-686bf5b9-8bb1-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-Italiana%29/
 
https://molise2000.wordpress.com/2013/10/16/l-origine-del-nome-molise/
 

  

CURIOSITA’ SUL MOLISE
 
Il Molise si trova nella parte più settentrionale del Mezzogiorno.

Regione prevalentemente montuosa è stata nel passato un territorio di transito per le greggi transumanti e gli eserciti diretti verso sud.

Sembra, infatti, un cuneo inserito fra Abruzzo e Puglia, fra gli Appennini e il mare, fra l'Adriatico e il Tirreno.

Campobasso, capoluogo regionale, ha svolto questo ruolo sin dal 1806, quando Giuseppe Napoleone, con un suo decreto, creò il Contado di Molise.

L'attrazione della città sono il borgo antico con le sue chiese medievali e castello Monforte. Nelle ville e nei giardini della città prosperano piante rare, frutto della paziente ricerca dell'antico orto botanico. L'autentico spirito popolare rivive nei colori e nei costumi della sacra rappresentazione dei Misteri.

Isernia, colonia e municipio romano, ricca di materiale archeologico, è stata importante città del Sannio pentro, in quanto nodo stradale di importanza strategica per la rete dei tratturi e la successiva viabilità romana. La Tavola Peuntigeriana riporta la strada che da Isernia portava verso il Sannio interno e ne nomina le mansiones, mentre un'antica epigrafe, conservata al Louvre, ricorda la famosa taverna Ad Calidium.
Il cuore del Molise sono le montagne del Matese.

I Molisani hanno guardato sin dall'antichità alle loro montagne come al luogo naturale di ricovero e di difesa.

I Sanniti avevano il centro di culto , simbolo dell'unità tribale, sulle alture di Pietrabbondante, ed è proprio lungo i contrafforti dell'Appennino che questo popolo si difese dai Romani per tutto il lungo periodo delle guerre sannitiche ( 243-290 a. C.).

I primi stanziamenti sanniti risalgono forse al VII sec. a.C., come conseguenza di un vasto movimento migratorio favorito dal declino della potenza etrusca. La tradizione vuole che la prima migrazione avvenne nel corso di una primavera sacra guidata da un condottiero di nome Comius Castronius e da un bue, animale totemico, che avrebbe dato il nome alla capitale sannita, Bovianum.

Le testimonianze archeologiche raccontano una storia antichissima; basta andare a Pietrabbondante, col suo teatro italico a mille metri di quota, e a Sepino, con le sue acque termali e la città romana di Altilia , dove, diceva Pavese, <<uomini e animali si fondono in un'unica effige>>.

Oppure salire a Civita di Bojano e a Monte Vairano, con le sue recenti emergenze archeologiche.

Nel medioevo vennero edificati villaggi fortificati ed imponenti castelli che ancora oggi sembrano rammentare la custodia arcigna di un territorio continuamente minacciato.

Le invasioni barbariche hanno cambiato cultura e paesaggio del vecchio Sannio romano. Aggregato al ducato di Benevento, il suo territorio venne diviso in nove contee.

Cosa significa il nome Molise.
La contea normanna di Boiano fu fondata da Rodolfo di Mulisio nel 1053. Il nome nuovo di Molise deriva proprio da questi conquistatori provenienti dalla Normandia, appartenenti alla famiglia "de Moulins", così chiamata dal paese di provenienza. E' Rodulfus, detto Raul, de Moulins, figlio di Guidmundus, di nobile e numerosa famiglia normanna, che parte dalla natia Moulins La Marche alla volta d'Italia in cerca d'avventura. Nel 1053 toglie ai Longobardi Bojano e Venafro divenendo signore di un territorio che è il cuore del vecchio Sannio e del nuovo Molise.
Con la successiva conquista normanna il Sannio divenne Molise.

Nel Molise si trovano chiese che sono veri gioielli di stile romanico e gotico: San Nicola a Guglionesi, Santa Maria della Strada a Matrice, le cattedrali di Larino e di Termoli, Santa Maria di Canneto, San Giorgio a Petrella Tifernina, San Giorgio e San Bartolomeo a Campobasso.

Grazie a maestranze provenienti dalla Puglia e dall'Abruzzo si forma una scuola di artisti locali, che rielaborano in maniera originale i motivi provenienti dalle regioni limitrofe e collegano il Molise con gli ambienti culturali più avanzati.

In campo letterario è famoso il poema El Giardeno ( 1465) di Marino Ionata, nato ad Agnone nei primi decenni del 1400. L'opera, scritta ad imitazione della Divina Commedia, è una prova esemplare del volgare meridionale, di una nuova lingua che si viene formando nel Regno di Napoli.

A partire dal Rinascimento si afferma la scuola napoletana, che eserciterà una influenza decisiva nei secoli successivi. Nel 1700 sono presenti nel Molise, dove eseguono numerose opere, ed aprono ai giovani del posto le loro botteghe, artisti del calibro di Francesco Solimena, del quale è discepolo Paolo Gamba da Ripabottoni, Giacinto Diano, l' architetto Domenico Sanfelice, lo scultore Domenico Antonio Vaccaro e Niccolò Fumo.

Un'influenza, quella della scuola napoletana, che si protrarrà fino ai primi decenni del 1900.
I suoi ultimi, magnifici rappresentanti sono i pittori Arnaldo De Lisio (1869-1949) di Castelbottaccio e Amedeo Trivisonno (1904-1996), il quale abbandona, però, l'iniziale manierismo per approdare ad un nuovo classicismo di ispirazione rinascimentale.

La committenza ecclesiastica è alla base di un'ammirevole mecenatismo nei confronti delle arti.

Nel 1700 molte chiese vengono ristrutturate in stile barocco, di cui un vero gioiello è il rifacimento di Santa Maria Maggiore a Guglionesi.

Molto diffusa è l'arte dell'intaglio del legno per la realizzazione di cori, organi e statue. Giacomo Colombo esegue diverse statue per le chiese molisane, alcune delle quali ispirate al Presepe napoletano. Suo allievo è il campobassano Paolo Saverio Di Zinno (1728-1781), noto per la realizzazione degli "ingegni", le macchine dei Misteri.

Sono presenti anche mastri orologiai.

Una traccia profonda nella storia dell'arte molisana ha lasciato la scuola di Oratino, paese che ha ospitato per secoli fiorenti botteghe artigianali di pittori, scalpellini, doratori, vetrai, intagliatori, fabbri.
Anche l'argenteria e l'oreficeria hanno una tradizione antica, soprattutto a Campobasso ed Agnone, nel passato i centri più importanti di produzione artigianale.

A Campobasso, sul finire del 1700, vengono censite 121 botteghe di << orefici e ferrari>>. Nella Esposizione napoletana del 1809, voluta da Gioacchino Murat, la provincia di Molise è presente con i suoi oggetti artistici tradizionali: le campane di Agnone e l'acciaio traforato di Campobasso e Frosolone.

Anche pignatari e ceramisti hanno conservato motivi e tecniche di lavorazione tradizionali : vasi, orci, brocche, piatti, boccali sono decorati con gusto e semplicità nei rituali colori ocra e blu.

A Isernia è famosa la lavorazione dei pizzi e merletti al tombolo .

La visita alle antiche botteghe, una passeggiata nei centri storici delle città molisane, una escursione nei piccoli paesi che conservano intatte memorie e atmosfere antiche sembrano quasi condurre in un magico viaggio nel passato.

Come per incanto, a tratti sembra rivivere quel mondo primitivo e misterioso di gente semplice e di sentimenti essenziali descritto dalla scrittrice Lina Pietravalle (1887-1956).

Non c'è comunità che non abbia le sue tradizioni locali, che non tramandi costumi, credenze ataviche e dialetti singolari. Le lingue arcaiche delle minoranze albanesi e slave, immigrate nel XV sec., e le loro usanze contribuiscono ad arricchire e a rendere più originale il patrimonio delle tradizioni popolari molisane.

Fra queste le più antiche sono quelle del majo e della regina di maggio; le carresi dei paesi albanesi e di Larino e San Martino; il carnevale di Tufara, le traglie di Jelsi, i Misteri di Campobasso, le 'ndocce di Agnone, la faglia di Oratino, le smerk di Acquaviva Collecroci .

Francesco Jovine (1902-1950) amava chiamare la regione col suo vecchio nome di Contado, quasi a rievocarne il cuore antico, simboleggiato anche dalle atmosfere magiche del suo ambiente naturale.
Imperano i paesaggi appenninici, le montagne coperte di neve e di boschi, una fauna ancora allo stato selvaggio, i fiumi e le campagne che la mano dell' uomo ha appena toccato, i paesi incastonati in un magico scenario verde.

Alcuni comuni delle Mainarde fanno parte del Parco Nazionale d'Abruzzo. A Pizzone, oltre al Museo, c'è un'area riservata all' avvistamento dell'orso bruno. A Pescopennataro e Capracotta si distendono rigogliose foreste di abete bianco.

Le foreste di Montedimezzo, antica tenuta di caccia borbonica, e di Collemeluccio dal 1975 sono riserve UNESCO della biosfera.

Salendo sulle montagne si trovano estese praterie di pascolo d'altitudine e piccole mandrie di cavalli selvaggi, come nella conca di Montenero Valcocchiara, dove si svolge il Rodeo pentro.
San Polo, Civita di Bojano, Campochiaro, Guardiaregia, Roccamandolfi, dominano dalle alture del Matese. La montagna e i boschi dell'area appenninica del Matese costituiscono un habitat naturale per gli animali selvatici. Qui si trovano molte caverne e due grandi abissi, ben conosciuti agli appassionati di speleologia.

L'ambiente è assolutamente incontaminato, agreste, a tratti selvaggio.

Estese e rigogliose faggete, alte più di trenta metri, con tassi longevi e ginepri rari, hanno il sottobosco ricco di fiori e piante rare .

Chi è in cerca di svago troverà sicuramente interessanti il modernissimo complesso sciistico di Campitello Matese e i campi per il fondo di Capracotta e Pescopennataro.
Questi paesaggi hanno attratto e sono stati fonte di ispirazione per molti artisti.
A Castelnuovo al Volturno è vissuto in assoluta solitudine il pittore francese Charles Moulin. La luce delle Mainarde ha incantato anche Marcello Scarano, (1901-1966) nato a Trivento, ma campobassano d'elezione. Il Molise contadino, i suoi nitidi paesaggi, la vita semplice dei paesi e del popolo sono il soggetto ricorrente dei suoi quadri.

Tra i fiumi molisani c'è il Volturno che nasce nei pressi di Rocchetta e, attraversata la piana venafrana, sbocca nel Tirreno; sempre nella zona delle Mainarde , ai confini con l'Abruzzo, scorre il Trigno che, dalle sorgenti di monte Capraro, nei pressi di Vastogirardi, si apre la strada verso l'Adriatico e caratterizza la vallata da Bagnoli a Trivento a Mafalda.

Il Trigno ha segnato storicamente il confine settentrionale del Molise, la terra racchiusa tra due fiumi. L'altro è il Fortore, che scorre lungo l'estremo lembo meridionale della regione, nell'antichità ; navigabile e dal cui porto muoveva l'intera mole di scambi commerciali con le isole Tremiti e la Dalmazia.

Da Sant'Elia a Collotorto, che si affacciano sul delizioso scenario del lago di Occhito, il Fortore scende al mare, attraversando le piane di San Giuliano di Puglia e di Melanico. Questa zona, considerata il granaio del Molise, custodisce testimonianze preziose di architettura rurale.

Nel Molise si trovano le condizioni climatiche e corografiche più varie. Dalle zone montane più fredde, al clima mite delle colline, alla pianura costiera che richiama il paesaggio mediterraneo tipico: la macchia costiera, le pinete marine, le oasi verdi di olivi e mandorli, il silenzio dei paesi e il mare.

L'economia della regione rispecchia la sua antica vocazione agricola, indirizzata verso produzioni che già Galanti e Cuoco avevano indicato nei loro scritti sul Molise.

L'insediamento industriale è polarizzato nei nuclei di Isernia, Campobasso e Termoli. Quest'ultima è il simbolo del nuovo Molise, la città più dinamica e moderna. Il turismo, la pesca, l' espansione del terziario hanno creato una zona ricca, in continua espansione.

Tuttavia il settore agro alimentare esprime meglio la realtà e la vocazione del Molise, grazie soprattutto alla qualità e tipicità dei prodotti.

Molte aziende hanno un passato artigianale e storie ormai quasi secolari. Le piccole e medie imprese operano nel campo delle consuete produzioni agricole molisane: il grano, il latte, l'olio, il vino.

La produzione industriale di pasta ha alle spalle una tradizione che risale ai primi del novecento; ma già nel 1800 in moltissimi paesi operavano molini e pastifici con produzioni di pane e pasta destinati al consumo locale.

Le industrie molisane esportano in Europa, USA, Canada, Australia e Giappone. Si tratta di marchi molto noti: La Molisana, Colavita, Guacci, F.lli Bernardo, e altri minori.

Recentemente è cresciuto il mercato dei prodotti di nicchia : molti piccoli produttori hanno riscoperto le trafile di pasta più antiche, tipiche della tradizionale cucina molisana.

Molto rinomati e apprezzati sono il latte, i latticini e i formaggi. Nella regione operano circa 50 caseifici per lavorazione dei derivati del latte (mozzarelle, caciocavalli, formaggi) e diverse aziende per la commercializzazione del latte alimentare (San Giorgio, Prati del Molise, Del Giudice).

I formaggi molisani e particolarmente la scamorza, a pasta filata fresca, sono fra i migliori d'Italia; molto rinomato è il caciocavallo di Agnone. I caseifici lavorano esclusivamente latte locale, ottenuto da allevamenti che utilizzano foraggio oppure praticano ancora il pascolo d'altura.

Anche l'olio molisano è di elevatissima qualità, legato sia alla zona geografica di produzione che a speciali varietà locali di olivo, fra le quali le più note sono la Gentile di Larino e l'Aurina di Venafro.
Alcune cooperative ed imprenditori privati, come l'oleificio Colavita, detengono quote del mercato nazionale ed estero nel segmento del prodotto di qualità.

Da alcuni anni sono in espansione le produzioni biologiche, soprattutto per quanto riguarda i cereali,gli ortaggi e varietà locali di frutta. Le più note sono quelle della linea Triventum.

A questi vanno accostati i prodotti spontanei del sottobosco, come il tartufo e i funghi.

Anche la cucina ha conservato una nota autentica per la semplicità dei condimenti, la sobrietà della preparazione e, soprattutto, per la genuinità dei prodotti, gli stessi dei pastori e dei contadini. Elementi primordiali che ben si sposano anche con piatti di pesce, contribuendo alla creazione di pietanze originali, tipiche della costa molisana.

Esiste dunque anche un'archeologia gastronomica che vale la pena studiare, magari nel corso di una visita ai musei, ai parchi archeologi, alle chiese e ai paesi del Molise, o, di una gita per acquistare olio, formaggi, salumi tipici, e, perché no, anche i dolci e i liquori di Campobasso, i confetti di Agnone e di Bojano.



Il Festival Mondiale di Creatività nella Scuola - GEF – Sanremo (1998 - 2022)

Un Festival internazionale, che ha  come protagonisti studenti di 56 Paesi diversi in competizione tra loro, si solge da 24 anni a Sanremo nel mese di maggio, con la partecipazione alla fase finale di miglia di giovani provenienti da tutto il mondo.

GEF 2008
https://youtu.be/l_HGxcWq9pw
GEF 2009
https://www.youtube.com/watch?v=GECbi8tXToQ
GEF 2010
https://www.youtube.com/watch?v=FngIxKieYsI
GEF 2011
https://www.youtube.com/watch?v=4RkLhkr-qfk&t=7s
GEF 2016
https://www.youtube.com/watch?v=0Pc83a1hJE0
GEF 2017
https://www.youtube.com/watch?v=_21xbDsikcI
GEF 2015
https://www.youtube.com/watch?v=4RkLhkr-qfk
GEF 2018
https://www.youtube.com/watch?v=GECbi8tXToQ

Sito Ufficiale
Il Festival Mondiale di Creatività nella Scuola - GEF – Sanremo
http://www.gef.it/
La Stampa
https://www.lastampa.it/imperia-sanremo/2017/05/03/news/gef-all-ariston-in-scena-studenti-dal-mondo-1.34593430
Il Foglio Italiano – Euronews
http://www.ilfoglioitaliano.eu/2019/05/09/sanremo-grande-successo-per-la-21a-edizione-del-gef-global-education-festival-al-teatro-ariston/
Sanremo News
https://www.sanremonews.it/2019/05/07/leggi-notizia/argomenti/eventi-1/articolo/grande-successo-per-la-21a-edizione-del-gef-global-education-festival-e-record-per-la-10a-di-sa.html
Bordighera TV
https://www.bordighera.tv/2019/05/sanremo-grande-successo-per-il-gef-e-sanremojunior/
Sanremo Junior – Festival Mondiale
http://www.sanremojunior.it/

GEF 2002

GEF 2006


GEF 2007


GEF 2009