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La rinascita di Campobasso

► La rinascita di Campobasso

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La rinascita di Campobasso
Durante il periodo napoleonico francese, è indubbio che la presenza di Gioacchino Murat a Napoli sia stata fondamentale per la ricostruzione dei centri molisani devastati dal terremoto del 1805, in particolare Campobasso. Nel 1807, con regio decreto, Campobasso fu ufficialmente riconosciuta come capoluogo della "Provincia Molisana" del Regno. Grazie a questa istituzione, furono stanziati maggiori fondi per la ricostruzione. Tra il 1807 e il 1814, la vecchia cerchia muraria medievale fu smantellata, e furono aperti nuovi ingressi presso piazza San Leonardo, porta Sant'Antonio e porta Mancina. Inoltre, fu progettata, caso unico in Molise, una nuova città al di sotto della sede della Collegiata della Santissima Trinità, nell'area campestre di proprietà dei Padri Celestini, che avevano il loro monastero presso il nuovo palazzo municipale, ossia il Palazzo San Giorgio in piazza Vittorio Emanuele, ampiamente ristrutturato alla fine del XIX secolo.
L'architetto e urbanista Berardino Musenga (nato a Campobasso nel 1774 e morto a Campobasso nel 1823) fu incaricato nei primi anni dell'Ottocento di progettare lo sviluppo urbano di Campobasso, che aveva appena assunto il ruolo di capoluogo dell'omonima Provincia. Musenga redasse il progetto della nuova città con assi ortogonali, situata nella parte pianeggiante del capoluogo. Il nuovo centro sarebbe stato costituito da piazza Vittorio Emanuele (precedentemente piazza San Giorgio), corso Vittorio Emanuele, corso Garibaldi, corso Mazzini, piazza Guglielmo Pepe, viale Marconi, via Sant'Antonio, via degli Orefici e via San Paolo. Prima della fine dell'Ottocento, gli edifici non avevano ancora il caratteristico aspetto monumentale umbertino, ma erano molto bassi per evitare ulteriori danni in caso di futuri terremoti. Particolare attenzione fu data agli ampi spazi verdi e ai giardini, come il parco di piazza Vittorio Emanuele e il parco del feudo De Capoa in piazza Savoia. Musenga avviò anche la costruzione di nuovi tronchi stradali per migliorare i collegamenti tra Campobasso-Termoli e Benevento-Campobasso, contribuendo a far uscire la città molisana dall'isolamento, con la realizzazione di viale Vittorio Veneto e viale Cavour.
Per queste ragioni, Musenga è considerato il "padre" della moderna Campobasso, da lui progettata dopo il catastrofico terremoto del 1805. Egli la concepì con strade parallele alberate, giardinetti pubblici, un orto botanico e aree verdi per ogni casa, tanto che Campobasso guadagnò la definizione di "città giardino". Musenga progettò una città "monumentale, funzionale e unitaria".
Tra le opere più importanti di questo architetto e ingegnere, divenuto membro della Consulta Nazionale e consigliere del Decurionato di Campobasso, ricordiamo la Cattedrale di Campobasso (in stile neoclassico), quella di Isernia e la bellissima chiesa di Baranello (CB). Si occupò, inoltre, del rifacimento di ponti e strade, della rete fognaria e della progettazione di importanti palazzi di Campobasso.
 

 
Il terremoto del 26 luglio 1805 interessò gran parte dell'Italia centro-meridionale e in particolare il territorio dell'allora Provincia del Contado di Molise, con epicentro localizzato nella zona del Matese; secondo i resoconti dell'epoca il numero complessivo delle vittime avrebbe di molto superato le 5.000 unità.
 
Campobasso crollò circa un terzo degli edifici e la maggior parte dei rimanenti furono inabitabili; ciononostante, le vittime sarebbero state soltanto 39.
 
Gravemente colpito fu il patrimonio architettonico: la cattedrale della Santissima Trinità rovinò completamente a terra; la chiesa di Santa Maria Maggiore fu lesionata, gravemente danneggiati la chiesa e il convento di Santa Maria delle Grazie e quello di Santa Maria della Libera. La parte più alta del borgo, dove troneggia il Castello Monforte, non subì particolari lesioni, e nemmeno le due chiese di Santa Maria delle Grazie e di San Giorgio Martire.
 
Qualche anno dopo, con la discesa di Gioacchino Murat in Italia, riavverrà la costruzione totale del nuovo borgo di Campobasso, più a valle, detto appunto "borgo murattiano".
 

 
Bernardino Musenga: “padre" della Campobasso moderna
 
Bernardino Musenga è un nome legato a una figura leggendaria, una sorta di "padre" della Campobasso moderna, così come tramandato dalla tradizione popolare e da racconti che si sono mescolati con la storia locale. La figura di Musenga incarna lo spirito di rinascita e modernizzazione che ha caratterizzato Campobasso dopo il disastroso terremoto del 1805.
 
Il Contesto Storico
Il terremoto del 1805, uno degli eventi sismici più devastanti che abbiano colpito l'Italia meridionale, ebbe conseguenze catastrofiche su molte città, tra cui Campobasso. La necessità di ricostruire gran parte della città offrì un'opportunità unica per ripensare l'urbanistica e l'architettura del capoluogo molisano.
 
La Visione di Bernardino Musenga
Secondo la tradizione, Bernardino Musenga, ingegnere e architetto di grande talento, venne incaricato di guidare la ricostruzione e la riprogettazione della città. Animato da una visione innovativa, Musenga concepì una Campobasso moderna, lontana dal tradizionale impianto medievale.
Progettò una città che fosse al contempo monumentale, funzionale e unitaria. Le sue idee furono ispirate dai principi dell'urbanistica neoclassica, che valorizzavano la simmetria, l'ordine e la bellezza architettonica. Tra i suoi progetti più ambiziosi, si dice che abbia immaginato una città caratterizzata da strade parallele alberate, con ampi giardini pubblici, orti botanici e aree verdi in ogni abitazione. Grazie a queste innovazioni, Campobasso guadagnò la definizione di "città giardino", un appellativo che avrebbe reso la città un modello di armonia tra natura e urbanizzazione.
 
Le Opere Architettoniche
Sempre secondo la leggenda, Bernardino Musenga fu responsabile di alcuni dei più importanti edifici e infrastrutture della città e della regione circostante:
La Cattedrale di Campobasso: Ricostruita in stile neoclassico, la cattedrale rappresenta il cuore spirituale della città. Con le sue linee eleganti e la maestosa facciata, è un esempio perfetto dell'approccio di Musenga all'architettura monumentale.
La Cattedrale di Isernia: Anche qui, Musenga applicò i principi del neoclassicismo, creando una struttura che unisse solennità e semplicità.
La Chiesa di Baranello: Situata in un piccolo centro vicino a Campobasso, questa chiesa è un capolavoro di equilibrio e grazia architettonica.
Opere Pubbliche e Infrastrutture: Musenga si occupò del rifacimento di ponti e strade, della progettazione della rete fognaria e della costruzione di importanti palazzi nel capoluogo. Questi interventi non solo migliorarono la funzionalità della città, ma contribuirono anche a conferirle un aspetto più moderno e ordinato.
 
Il Ruolo Civico e il Riconoscimento
La leggenda narra che Musenga divenne un personaggio di spicco nella vita pubblica della città, venendo eletto membro della Consulta Nazionale e consigliere del Decurionato di Campobasso. La sua influenza si stese ben oltre l'architettura, contribuendo a definire l'identità civica e culturale della Campobasso post-terremoto.
 
Eredità e Mito
Anche se Bernardino Musenga è una figura mitica, la sua leggenda riflette l'ambizione e lo spirito di rinnovamento che hanno segnato Campobasso durante il XIX secolo. L'immagine di una città rinata, che coniuga monumentalità e natura, è una testimonianza dell'importanza dell'urbanistica come strumento di rinascita sociale e culturale.

Il sogno di Bernardino Musenga: Campobasso città giardino

"Il sogno di Bernardino Musenga: Campobasso città giardino" è un vero e proprio romanzo scritto da Rita Frattolillo, che racconta la vita di Bernardino Musenga attraverso gli occhi di chi gli è stata accanto per tanto tempo: la sua adorata moglie Agnese.
Il libro, pubblicato nel 2023 con il titolo "Con gli occhi di Agnese", è il risultato di un'accurata ricerca storica che esplora la figura esemplare di Bernardino Musenga, architetto e considerato il "padre" della Campobasso moderna.
Il racconto si inserisce perfettamente nel contesto storico e territoriale in cui Musenga ha operato, mettendo in luce le sue più importanti esperienze professionali e familiari. Attraverso una narrazione coinvolgente e documentata, il libro svela il sogno del geniale architetto, ingegnere e urbanista: progettare Campobasso come una città giardino, un'idea visionaria che ancora oggi ispira e affascina.


AMAZON  (Per acquistarlo)
Con gli occhi di Agnese. Il sogno di Bernardino Musenga: Campobasso città giardino Copertina flessibile – 1 ottobre 2023
di Rita Frattolillo di Zinno (Autore)


SCRIPTA MANENT  (Per acquistarlo)
Titolo del libro: “Con gli occhi di Agnese. Il sogno di Bernardino Musenga: Campobasso città giardino”
di Frattolillo di Zinno Rita edito da Scripta Manent (Morcone), 2023
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TGR Rai Molise  (08/11/2023)
Edoardo Petti, montaggio Arianna Felice
 
Pionieri della modernità
La rinascita di Campobasso nel segno dell'Illuminismo   (Video: cliccare sul titolo del servizio)
Un romanzo storico di Rita Frattolillo racconta la visione urbanistica dell'architetto Bernardino Musanga e il suo legame con la moglie Agnese Colucci nell'Europa attraversata dai fermenti liberali e rivoluzionari tra 18° e 19° secolo
 
(Sintesi del servizio TV)
Un architetto che tradusse le idee dell’Illuminismo in una visione moderna e anticipatrice di città. L’intellettuale molisano Bernardino Musenga interpretò nella sua breve esistenza i fermenti liberali e rivoluzionari che coinvolsero l’Europa tra la fine del Settecento e l’inizio del XIX secolo. A partire dall’adesione alla tragica parabola della Repubblica partenopea, che gli costò l’esilio in Francia. Fu qui che Musenga maturò la propria formazione urbanistica, condivisa con la moglie Agnese Colucci in un’affinità umana e culturale unica. Ed è attraverso “Gli occhi di Agnese” che l’insegnante e studiosa Rita Frattolillo ha ricostruito la genesi della rinascita di Campobasso realizzata dall’architetto dopo il terremoto del 1805. Una ricerca accurata tra documenti d’archivio confluita in un libro tra romanzo e saggio storico, animato dalla volontà di Bernardino di far vivere una “città giardino” ricca di strade parallele alberate, orto botanico e aree verdi in ogni casa. E rinnovare ponti e strade, rete fognaria e palazzi. Un ambiente vivace e dinamico, tra circoli carbonari e salotti risorgimentali, che prende forma nel secondo volume dedicato dallo scrittore e giornalista Enzo Colozza a storie e fatti poco conosciuti di Campobasso e del Molise. Un viaggio nel tempo che spazia dalla famiglia nobiliare Monforte all’animatrice del cenacolo liberale Olimpia Frangipane, dal geologo patriota Leopoldo Pilla al sindaco riformatore Vittorino Cannavina. Fino alle pagine tragiche del Novecento come l’esplosione della miniera di Monongah in Virginia - in cui persero la vita 87 lavoratori molisani - l’eroismo delle tre sorelle partigiane Spetrino e l’offensiva dell’Esercito italiano contro i tedeschi nella battaglia del Monte Marrone il 31 marzo 1944. 

Telemolise (Puntata 9225)
Campobasso - “Con gli occhi di Agnese”, il libro di Rita Frattolillo  (Video: cliccare sul titolo del servizio)


 
Racconto a fumetti su Bernardino Musenga
La storia e la vita di Bernardino Musenga sono raccontate e raffigurate in una raccolta di fascicoli a fumetti. La narrazione realizzata attraverso disegni, didascalie e immagini, si propone di far conoscere il sogno di Bernardino Musenga: trasformare Campobasso in una città giardino, attraverso gli occhi della moglie Agnese, che gli è stata costantemente accanto nelle vicissitudini della loro vita.
Quest'opera segue il libro scritto e pubblicato da Rita Frattolillo, frutto di un'attenta ricerca storica, che esplora la figura esemplare di Bernardino Musenga, architetto e "padre" della Campobasso moderna.
Il racconto si colloca perfettamente nel periodo storico e sul territorio in cui Bernardino Musenga opera e matura le sue più importanti esperienze professionali e familiari.
 
Format per un Fumetto su Bernardino Musenga
Titolo:
"Musenga: Architetto della Rinascita"
Genere:
Storico, Avventura, Biografico
Target Audience:
Adolescenti e adulti (12+), appassionati di storia e urbanistica, nonché di fumetti storici.
Formato:
Serie di fascicoli (4-6 fascicoli), con ogni fascicolo composto da 60-80 disegni a colori.
Stile Grafico:
Realistico con dettagli storici accurati, ma con un tocco artistico che sottolinea la monumentalità delle opere architettoniche e l’atmosfera dell’epoca napoleonica. L'uso del colore sarà predominante per enfatizzare l’evoluzione della città, partendo dai toni cupi del post-terremoto fino a quelli luminosi della rinascita.
 
Trama Principale
La storia segue Bernardino Musenga, un giovane e brillante architetto nato a Napoli nel 1774, mentre affronta una delle sfide più grandi della sua carriera: la ricostruzione di Campobasso dopo il devastante terremoto del 1805. Ambientato nel contesto del Regno di Napoli sotto la dominazione francese, il fumetto intreccia vicende personali, sfide politiche e battaglie urbanistiche.
 
Fasicolo 1: "Il Terremoto del 1805 e la Chiamata"
  • Trama: Il fascicolo inizia con una drammatica rappresentazione del terremoto del 1805, mostrando la devastazione nelle città molisane e in particolare a Campobasso. Bernardino Musenga, già noto per il suo talento a Napoli, viene convocato dalle autorità del Regno di Napoli, su suggerimento del re Gioacchino Murat, per guidare la ricostruzione. Viene esplorata la sua infanzia a Napoli, la formazione come architetto e ingegnere, e il trasferimento a Campobasso.
  • Tema: Introduzione alla distruzione e al trauma, contrastata dalla speranza e dall’ambizione di ricostruire una città migliore.
 
Fascicolo 2: "Progettare la Rinascita"
  • Trama: Musenga arriva a Campobasso e si confronta con le sfide pratiche e politiche della ricostruzione. Inizia a disegnare i piani per la "città giardino", immaginando un luogo che sia al contempo funzionale e bello. Viene presentato il contesto storico, con le influenze napoleoniche e le tensioni locali. Musenga forma un team di collaboratori e inizia a scontrarsi con i tradizionalisti che vogliono mantenere la città com’era.
  • Tema: L’innovazione contro la tradizione, la tensione tra passato e futuro.
 
Fascicolo 3: "La Città Nuova"
  • Trama: In questo fascicolo si vede la costruzione dei primi edifici secondo i nuovi piani di Musenga. Vengono abbattute le vecchie mura medievali, e si aprono nuovi spazi per strade e piazze. Musenga lavora alla cattedrale di Campobasso e inizia a delineare i nuovi assi ortogonali della città. La sua visione prende forma, ma emergono nuove difficoltà, sia tecniche che politiche. Nascono anche tensioni personali, come il suo rapporto con le autorità locali e con la popolazione.
  • Tema: La sfida della costruzione, le difficoltà pratiche e politiche, il contrasto tra idealismo e realtà.
 
Fascicolo 4: "Il Consigliere e la Visione Monumentale"
  • Trama: Musenga viene eletto membro della consulta nazionale e consigliere del Decurionato di Campobasso. Con questo nuovo ruolo, riesce a ottenere ulteriori fondi e supporto per i suoi progetti. Inizia la costruzione di opere pubbliche come ponti, strade e la rete fognaria. Nel frattempo, prosegue la progettazione di edifici monumentali, come la cattedrale di Isernia e la chiesa di Baranello. Ma con il progresso, aumentano anche le opposizioni e le critiche.
  • Tema: La leadership e il compromesso, il ruolo dell’architettura nella costruzione dell’identità di una città.
 
Fascicolo 5: "Campobasso: La Città Giardino"
  • Trama: La visione di Musenga si avvicina alla realizzazione: Campobasso inizia a prendere l’aspetto di una città giardino, con viali alberati, giardini e spazi verdi in ogni abitazione. La popolazione inizia ad apprezzare i cambiamenti, anche se non mancano i detrattori. Musenga deve affrontare le conseguenze personali delle sue scelte professionali, mentre si avvicina la fine del periodo napoleonico.
  • Tema: La realizzazione del sogno, la riflessione sulla legacy e l’impatto a lungo termine delle scelte architettoniche.Fascicolo
     
Fascicolo 6: "L’Eredità di Musenga"
  • Trama: L’ultimo fascicolo copre gli ultimi anni della vita di Musenga, mostrando come la sua visione abbia trasformato Campobasso in una città modello. Viene esplorata la sua eredità, non solo in termini architettonici, ma anche culturali e sociali. La storia si conclude con un flash-forward che mostra Campobasso molti anni dopo, con la città che ancora riflette la visione di Musenga.
  • Tema: L’eredità e l’impatto duraturo dell’architettura sulla vita quotidiana, la celebrazione di un visionario.
 
Personaggi Principali:
  • Bernardino Musenga: Protagonista, architetto e ingegnere con una visione innovativa, determinato e idealista, ma anche umano e soggetto a dubbi e tensioni personali.
  • Gioacchino Murat: Re di Napoli, figura carismatica e influente che supporta Musenga nei suoi progetti.
  • Collaboratori di Musenga: Un gruppo di ingegneri, architetti e operai locali che lavorano con Musenga, ognuno con il proprio background e le proprie sfide.
  • Oppositori: Rappresentanti dei tradizionalisti e delle vecchie famiglie nobili di Campobasso, che si oppongono ai cambiamenti proposti da Musenga.
 
Temi Chiave:
  • Ricostruzione e Rinascita: La trasformazione di una città distrutta in un modello di modernità.
  • Innovazione vs Tradizione: Il conflitto tra il nuovo e il vecchio, sia a livello architettonico che culturale.
  • Leadership e Visione: L’importanza di una visione chiara e della determinazione per realizzare grandi cambiamenti.
  • Eredità: Il lascito di Musenga e l’impatto duraturo delle sue opere.
 
Approfondimenti Storici:
Ogni fascicolo potrebbe includere una sezione finale con note storiche e illustrazioni originali dei progetti di Musenga, spiegando il contesto storico e urbanistico dell’epoca.
Questo format permetterebbe di esplorare non solo la figura leggendaria di Bernardino Musenga, ma anche il processo di trasformazione urbana in un contesto storico ricco e complesso, offrendo al lettore un’esperienza avvincente e istruttiva.