XVII Edizione di “Cammina Molise 2021”: Programma (31 luglio – 3 agosto 2021)

Un cammino di testimonianza, secondo le misure di sicurezza del Covid-19,  attraverso alcuni tra i più incantevoli paesi e territori dei monti del Matese e del Molise Centrale
L’Associazione “Molise Città Ideale” sarà onorata di partecipare e offrire la sua attiva collaborazione alla XVII Edizione di “Cammina Molise 2021”.

Il programma

Sabato 31 Luglio
 
Prima tappa: 10,60 km.
 
BOJANO (Civita Superiore) – BOJANO – Rio Freddo (SAN POLO MATESE) - CAMPOCHIARO
Ore 08:30 – Concentramento Piazza Civita Superiore (Bojano)
Ore 13:00 – Arrivo a Rio Freddo
Ore 18:00 – Arrivo a Campochiaro
Ore 23:00 – Trasferimento al Centrum Palace Hotel a Campobasso per il pernottamento.
Località e centri interessati all’attraversamento:
Borgo Medioevale di Civita Superiore - Castello Normanno – Fonte Santa Maria dei Rivoli – BOJANO  – Decumano Bovianum – Sorgenti del Biferno – Tratturo Perscasseroli Candela –Rio Freddo – CAMPOCHIARO.
E’ previsto:
Piazza Civita Superiore: Distribuzione gadget, saluti del Sindaco di Bojano, illustrazione della tappa e partenza
Bojano: accoglienza, visita al Centro Storico
Rio Freddo: sosta pranzo insieme  a “Gli Zampognari del Matese” di San Polo M,
Campochiaro: visita al Centro storico, cena e festa popolare con il gruppo folk “i Matesini”

Domenica 1 Agosto
           
Seconda tappa: 14,40 km.
             
CAMPOCHIARO (Tempio di Ercole) – Tratturo Pescasseroli-Candela – Bivio GUARDIAREGIA – SEPINO (Altilia).
Ore 08:30 – Concentramento c/o Tempio di Ercole
Ore 10.00 – Oasi del Cervo
Ore 13,00 – Bivio Guardiaregia
Ore 17,00 – Arrivo Altilia
Ore 23:00 – Trasferimento al Centrum Palace Hotel a Campobasso per il pernottamento.
Località e centri interessati all’attraversamento:
Tempio di Ercole, Oasi del Cervo e Tratturo Pescasseroli Candela (CAMPOCHIARO); Guado del Quirino e Tratturo Pescasseroli Candela (GUARDIAREGIA);  Altilia (SEPINO).
E’ previsto:
Tempio di Ercole (Campochiaro): cattedra archeologica,  illustrazione della tappa e partenza
Oasi del Cervo: visita all’Oasi, cattedra ambientale e sosta pranzo
Altilia: visita alla zona archeologica, Evento XXVII Ed.“spettacolo di animazione”, cena e festa popolare

Lunedì 2 Agosto
           
Terza tappa: 11,80 km.
 
Villa dei Nerati – SAN GIULIANO DEL SANNIO – Monteverde – Laghetto di Vinchiaturo -  VINCHIATURO
Ore 08:30 – Concentramento c/o Vecchia Stazione di San Giuliano del Sannio
Ore 11,00 – Arrivo a San Giuliano del Sannio
Ore 17,00 – arrivo a Vinchiaturo
Ore 23:00 – Trasferimento al Centrum Palace Hotel a Campobasso per il pernottamento.
Località e centri interessati all’attraversamento:
SAN GIULIANO DEL SANNIO – Colle Tomolicchio (Poligono Sportivo) – Monteverde – Laghetto di Vinchiaturo – VINCHIATURO
E’ previsto:
Villa dei Nerati: Visita e cattedra storico-archeologica
San Giuliano del Sannio: accoglienza, visita al centro storico
Laghetto di Vinchiaturo: cattedra ambientale e sosta pranzo
Vinchiaturo: visita centro storico ed al Museo delle Migrazioni, accoglienza con cena e festa popolare

Martedì 3 Agosto
 
Quarta tappa: 13,30 km.
 
CAMPODIPIETRA – Ponte di Toro – TORO – SAN GIOVANNI IN GALDO
Ore 08:30 – Concentramento c/o Campodipietra
Ore 13,00 – Arrivo a Toro
Ore 18:00 – Arrivo a San Giovanni in Galdo
Ore 23:00 – Trasferimento al Centrum Palace Hotel a Campobasso per il pernottamento.
               Località e centri interessati all’attraversamento:
CAMPODIPIETRA – Ponte di Toro – TORO – Tempio Italico (Santuario Sannitico) – Morrutto  - SAN GIOVANNI IN GALDO
E’ previsto:
Campodipietra: Concentramento, visita al centro storico e partenza
Tratturo Castel di Sangro- Lucera: attraversamento di un tratto
Toro: accoglienza, visita al Centro Sorico ed al Museo dell’arte contadina, cattedra storica e sosta pranzo.
San Giovanni in Galdo: visita al Tempio Italico, al Centro storico ed al Morrutto, accoglienza, cena e festa popolare di chiusura con il Gruppo Folk  Zig-Zaghini

Collaborazioni in itinere
 
A cavallo. Il cammina, Molise! 2021 sarà scortato, ove possibile, dalle Associazioni Equestri dei Paesi attraversati.
La “cattedra itinerante”, per una lettura più attenta del territorio, sarà curata dai soci delle varie Associazioni Culturali presenti sul territorio. Le varie Associazioni che volessero partecipare alla marcia e collaborare alla “cattedra itinerante” devono contattare il Geom. Michele Cianciullo Tel. 333/7672276.
La “cattedra naturalistica”, per capire meglio flora e fauna del territorio, sarà curata dal giovane Alessio Manzo.
La Sentieristica è curata dall’APS La Terra, attraverso i Coordinatori Giovanni Germano, Paolo Discenza e Maurizio Germano, coadiuvati da Italia Nostra di IS e dalle Associazioni e dalle Pro Loco dei Paesi attraversati.
Feste popolari. I comuni e le associazioni, intenzionati ad organizzare le accoglienze nei propri paesi devono prendere contatti direttamente con il Coordinatore Generale.
Folclore. Durante la manifestazione, i marciatori ed i paesi attraversati saranno allietati da organetti ‘Du-bott’, capitanati da Alessandro Calabrese, e dal gruppo di ricerca di danze popolari degli “Scacciapensieri”. Gli artisti folclorici intenzionati a partecipare alla marcia si metteranno in contatto con il Dr. Silvio Adducchio: Tel. 06\5370723
Sponsorizzazioni. Gli operatori economici che intendessero collaborare con la manifestazione possono contattare i Coordinatori.
Il Coordinamento Generale è affidato all’Arch. Giovanni Germano – APS LA TERRA:Tel. 338/3063300
Il Coordinamento Regionale è affidato all’Arch. Paolo Discenza – APS LA TERRA:Tel. 392/9542830
Il Coordinamento a Campobasso è affidato al Geom. Michele Cianciullo - APS LA TERRA: Tel.333/7672276
Il Coordinamento del Campo Tende è affidato a Stefano Zarlenga: Tel.328/9073489.

PLANIMETRIA SCHEMATICA DEL PERCORSO
 


Il percorso
Il cammina, Molise! 2021 avrà una durata di quattro giorni, dal 31 luglio al 3 agosto. Il percorso sarà adattato alle norme di sicurezza Covid-19. Il percorso non sarà continuo, le tappe porteranno i marciatori per i primi due giorni ai piedi del Matese e per gli altri due giorni nel Molise Centrale a ridosso del Capoluogo. La Prima Tappa sarà legata al Tratturo Pescasseroli-Candela, nel tratto Bojano-Rio Freddo, e condurrà i marciatori fino a Campochiaro; la Seconda farà conoscere le peculiarità della zona archeologica di Sepinum e del Tempio di Ercole; la Terza e la Quarta saranno dedicate alla conoscenza degli incantevoli paesi di San Giuliano del Sannio, Vinchiaturo, Campodipietra, Toro e San Giovanni in Galdo ed il suo Tempietto Italico.  
La marcia, partendo da Civita di Bojano, attraverserà l’agro di ben dieci Paesi, tutti in provincia di Campobasso, per terminare a San Giovanni in Galdo, si pone come obiettivo primario quello della lettura di un territorio, in larga parte poco conosciuto fuori dai rispettivi confini regionali, che comprende paesaggi incantevoli, emergenze naturalistiche e storico-culturali che solo camminando si riescono ad apprezzare.
I paesaggi, i guadi di fiumi e torrenti, l’attraversamento dei sentieri contadini e dei tratturi, la visita ai centri storici, l’ospitalità della gente del Sannio, il piacere di gustare la convivialità camminando. Tanti gli elementi interessanti ed accattivanti di un itinerario turistico e culturale unico.
           Queste le caratteristiche principali:
  • L’attraversamento e l’accoglienza, nei limiti di sicurezza Covid-19, con feste popolari, nei Comuni di Comuni di Bojano (CB), San Polo Matese (CB), Campochiaro (CB), Guardiaregia (CB), Sepino (CB), San Giuliano del Sannio (CB), Vinchiaturo (CB), Campodipietra (CB), Toro (CB), San Giovanni in Galdo (CB).
  • La partenza da Civita Superiore per poi scendere a Bojano sul Tratturo Pescasseroli-Candela caratterizza il percorso della XXVII Edizione che vedrà i marciatori camminare sui Tratturi molisani in più di una tappa e che costituirà il filo conduttore di un itinerario che si snoda in un ambiente non solo fisico ma anche della memoria.
  • Le stupende vallate di due fiumi secondari del Molise: la vallata sul torrente Tammaro, segnata dal parco archeologico di Sepino, e la valla sul torrente Tappino, su cui si affacciano i bellissimi paesi di Toro e Campodipietra.
  • L’archeologia che non ti aspetti con la visita ai siti dei Templi Italici di Campochiaro e di San Giovanni in Galdo, ed i resti della città romana di Saepinum.
  • L’importanza della Cultura Contadina con la visita allo straordinario Museo curato da Vincenzo Colledanchise a Toro, e l’importanza del popolo molisano emigrato con la visita al Museo delle Migrazioni a Vinchiaturo curato dalla Prof.ssa Giuliana Bagnoli.
  • L’Area Faunistica del Cervo e l’Oasi WWF nella Riserva Regionale Guardiaregia
  • L’arte dei sapori caseari della tradizione pastorizia di Bojano e della zona matesina.
  • Le tradizioni folcloriche di San Polo Matese con “Gli Zampognari del Matese”, di Campochiaro con il gruppo folk “I Matesini” e di San Giovanni in Galdo con il gruppo folk degli “Zig-Zaghini”
  • I Ruderi medioevali del Castello normanno di Civita Superiore e della torretta angioina di Toro; Il Palazzo marchesale di S. Giuliano del Sannio e l’Ex palazzo Ducale di Campodipietra.
  • L’itinerario dell’arte romanica e barocca: la Chiesa San Martino Vescovo a Campodipietra; la Chiesa di Santa Croce a Vinchiaturo; la Chiesa di San Giovanni Battista a S. Giovanni in Galdo; la Chiesa di San Nicola a S. Giuliano del S. e la Cattedrale di San Bartolomeo a Bojano.
La lunghezza del percorso, stimabile approssimativamente in 70 chilometri, permette di affrontare la marcia con maggiori tempi a disposizione, sfruttabili sia per le visite guidate sia per gli incontri con le varie cittadinanze. Di certo tempi più elastici ed in alcuni casi l’uso del bus garantiranno una certa precisione negli orari, condizione essenziale in previsione dell’alto numero di partecipanti.
Le tappe sono state pensate per offrire una buona suddivisione degli sforzi. Nella edizione di quest’anno la percorribilità delle tappe non è continua, per via delle distanze e per la natura del territorio.
Ogni paese attraversato preparerà la propria accoglienza ai marciatori, nello spirito genuino della tradizionale ospitalità della gente molisana. Durante la manifestazione visite mirate, mostre, incontri ed altre manifestazioni culturali coglieranno gli aspetti più significanti della conoscenza e delle problematiche del territorio attraversato.

IL PROGETTO
 
Nella convinzione che la vera ricchezza del Molise è costituita dal patrimonio storico, culturale, ambientale ed enogastronomico dei suoi borghi e del territorio delle aree interne, attraverso l’esperienza maturata nei 26 anni di “cammina, Molise!”, l’Associazione APS La Terra ha elaborato il progetto
Molise, Terra di Cammini
che in questo documento si vuole sinteticamente illustrare.
  1. Le condizioni generali, riferite direttamente agli enti locali ed al tessuto sociale, urbano e territoriale ad essi connesso.
La condizione politica.
Siamo convinti che la politica deve essere partecipazione. Il presupposto imprescindibile sarà comunque la caratterizzazione della figura di chi sarà delegato ad amministrare la cosa pubblica: dedizione vocata all’interesse pubblico, sganciamento da ogni forma di clientelismo, collaborazione con le energie vive della comunità, difesa della memoria storica del luogo e del popolo che si amministra.
La condizione sociale ed economica.
E’ importante che i giovani prendano coscienza dell’enorme fardello che pesa sulle loro spalle: non fuggire e nemmeno farsi ingoiare dalla melma dello “stagno”, ma rimboccarsi le maniche ed affondare le mani nella propria terra per carpirne i frutti migliori. Nonostante tutto il Molise è rimasto pur sempre la terra della miriade di piccoli paesi abbarbicati su montagne o dorsali dominanti vallate bellissime, la terra dei tratturi, la terra di distese boschive ancora rilevanti, la terra di un territorio aspro e difficile, ma bellissimo, ancora per fortuna in buona parte intatto, più adatto al pascolo che all’agricoltura. La condizione per ricreare socialità ed economia può rimanere quindi quella, essenziale ancora una volta, di sfruttare le risorse della propria terra.
La condizione culturale.
Le nuove generazioni debbono mirare con orgoglio a riappropriarsi della cultura, quella contadina, che fu dei loro padri e per secoli ha formato intere generazioni. La scuola deve trasformarsi nella palestra necessaria alla formazione del nuovo individuo, che sappia parlare e leggere il dialetto, che sappia capire e trasformare gli insegnamenti dei loro padri contadini e artigiani, che sappia riconoscere e rispettare il proprio territorio, le persone, la fauna, la flora e le pietre che lo costituiscono. Bisogna incentivare ogni iniziativa culturale,  che sviluppi in ogni realtà locale un processo di riscoperta delle potenzialità perdute e di valorizzazione e tutela dell’esistente.
La condizione urbano-ambientale.
Il consolidamento strutturale e la conservazione storica e culturale del patrimonio edilizio dei nostri piccoli centri devono essere mirati a ricreare l’habitat originario, a far rivivere la piazza. Occorrono spinte energiche per ricreare botteghe artigianali e attività di piccolo commercio; servono spazi e situazioni, dove è possibile produrre cultura, dove è possibile la socializzazione e il divertimento. Il paese non dovrà essere solo il “monumento” recuperato, ma dovrà tornare ad essere il luogo dove si risiede e si produce. Il territorio deve essere tenuto sotto uno stretto controllo idro-geologico, magari evitando di lasciarsi affascinare dalle “grandi opere” ed infittendo colture mirate  che rendano di nuovo produttivi i campi abbandonati o rimettendo in uso antichi sentieri. L’ambiente, nella sua interezza, paesaggistica e storico-culturale, deve essere tutelato e valorizzato.
  1. Costruzione del “Flusso Turistico Mitigato” basato sul cammino.
 “Turismo mitigato”, come lo intendiamo noi, vuol dire turismo adattato alle attuali e reali esigenze delle nostre terre. Non ci interessano i grossi numeri e le grosse concentrazioni per dar vita ad un “cammina, Molise! tutto l’anno”. Ci interessano le dovute proporzioni per rianimare l’auspicato riequilibrio economico-culturale della nostra campagna rispetto alla città. 
Il turismo mitigato che auspichiamo noi si basa sulla cosa più semplice e naturale che l’individuo possa fare: camminare. Siamo convinti che il cammino, nella sua semplicità, possa portare linfa nel territorio delle aree interne.
Perché venire a camminare in Molise? ci sono altre realtà regionali (Trentino, Toscana, Umbria, Basilicata, etc), ognuna con la propria peculiarità, che offrono da tempo risposte certe al turista che vuol camminare. Per questa ragione il Molise deve proporsi con una peculiarità alternativa a quelle già esistenti.

In 26 lunghi anni “cammina, Molise!” ha dimostrato sul campo di aver trovato la “peculiarità alternativa” da poter proporre al turista camminatore.
In cosa consiste questa peculiarità? Il camminatore interagisce con tutto quello che gli accade intorno in un susseguirsi di avvenimenti da cui viene totalmente preso. Cammina, balla, canta, suona, parla con chi gli si trova a fianco, familiarizza, ascolta ed impara, vede ed ammira, fatica ed infine viene accolto dalla gente del posto ed ha il piacere di gustare il senso genuino dell’ospitalità.
La peculiarità quindi è la semplicità, la convivialità e la genuinità delle cose e degli umori che si offrono e si trasmettono al camminatore per renderlo partecipe e nel contempo protagonista di un evento che, pur essendo una semplice camminata, costituirà un arricchimento interiore che soddisfa le esigenze conoscitive ed il piacere delle emotività.
 
L’indotto che detto flusso potenzialmente potrà attivare in armonia con la salvaguardia dell’ambiente riguarderà i seguenti settori produttivi:
  1. Ricettività e Ristorazione.
  2. Agroalimentare.
  3. Artigianato legato al recupero della pietra, del legno e della pietra in campo edile ed artigianato legato alla produzioni tipiche territoriali ed al ripristino di manifatture dismesse, etc..
  4. Tutela del territorio.
  5. Cultura legata al territorio: produzioni e ricerca per musica, canto, ballo, cinema/tv e teatro; valorizzazione dei siti archeologici, religiosi e paesaggistici; potenziamento di organizzazioni e associazioni culturali ed ambientaliste, etc. 
Nella fattispecie, sempre nella prospettiva di un piano di sviluppo delle aree interne, le istituzioni regionali, in sinergia con le associazioni legate al territorio, devono avere come priorità il compito di favorire il flusso turistico, che noi auspichiamo basato sul cammino, mediante un attento piano di legislazione consapevole e competente per:
  1. Gestire la sentieristica;
  2. Tutelare i tratturi e tutte le vie storiche legate alla pratica del pellegrinaggio;
  3. Obbligare i comuni ad integrare i piani di fabbricazione con Piani Regolatori di Tutela dei centri storici;
  4. Individuare zone a destinazione per parchi eolici e parchi fotovoltaici, lontano dalle zone vocate al turismo mitigato, onde preservare il paesaggio;
  5. Favorire ogni forma di investimento e finanziamento per far nascere ed irrobustire attività legate alla gestione del flusso turistico

    Gestione del “Flusso Turistico Mitigato”
Le linee guida organizzative per mettere in moto il  flusso turistico, mitigato ed adeguato al territorio come abbiamo detto, per periodi stabiliti all’interno dell’intero arco dell’anno, possono essere le seguenti:
  1. Nucleo centrale di reperimento e smistamento
E’ necessario far nascere un  Nucleo centrale di reperimento e smistamento, con forma giuridica e tecnico-amministrativa da vagliare, che dovrà avere le seguenti principali funzioni:
  1. Trovare prima di tutto sul territorio, e poi su scala nazionale ed anche internazionale, contatti e collaborazioni con singoli, associazioni, società in grado di condividere il progetto;
  2. Mettersi in rete con lo scopo principale di pubblicizzare il progetto e risolvere le questioni logistiche legate al reperimento ed allo smistamento dei camminatori;
  3. Gestire a monte il reperimento dei camminatori, per poi organizzare lo smistamento capillare sul territorio ai nuclei di riferimento.   
  1. Nucleo dinamico di riferimento territoriale
Il nucleo referente, che come il nucleo centrale avrà forma giuridica e tecnico-amministrativa da stabilire, possederà le seguenti caratteristiche:
  1. Raggio di intervento: i borghi ed il loro territorio facenti parte di una zona omogena per motivi orografici, sociali e culturali (indicativamente si può far riferimento alle estinte Comunità Montane).
  2. Collaborazioni con le istituzioni locali e le associazioni di base, ma anche con le presenze qualificate dell’imprenditoria legata alla ricezione e con il mondo scolastico.
  3. La Cattedra itinerante: conoscenza profonda del proprio territorio, sotto il profilo storico-culturale ma anche orografico; collaborazione con guide ed associazioni qualificate.
  4. Il Percorso: Capacità di individuare, mettere in sicurezza e manutenere i sentieri; attitudine a condurre i camminatori in gruppo, anche con strumentazioni appropriate.
  5. L’Accoglienza: Capacità di intrattenere ed animare con l’arte della musica, del ballo e del canto, preferibilmente legata alla tradizione popolare locale; Collaborazioni con artisti e gruppi folclorici locali; Conoscenza della gastronomia tipica e delle tradizioni culinarie e capacità di organizzare le accoglienze unitamente agli operatori locali del settore ed alle associazioni turistiche di base.
  6. Impegno ad operare in sinergia con gli altri nuclei referenti sparsi sul territorio.
  1. Le Potenzialità all’estero che possono alimentare il Flusso
La bellissima esperienza delle Edizioni di “cammina, Molise! in Argentina”, a Mar del Plata nel 2015, a Rosario nel 2016, a Cordoba nel 2017, a La Plata nel 2018, a Buenos Aires nel 2019 e di nuovo a Mar del Plata appena il Covid lo permetterà, hanno segnato un altro importante passo avanti per la legittimazione del Progetto. Le Associazioni dei Molisani che hanno organizzato l’evento insieme all’A.C. La Terra, gli Enti e le Agenzie turistiche contattate, tutti sono convinti che in terra argentina esiste una potenziale carica turistica pronta ad esplodere per raggiungere le terre molisane. La semplicità e la peculiarità con cui il “cammina, Molise!” si è presentato agli Argentini, ha risvegliato e rafforzato il desiderio di tornare nei propri paesi d’origine a tanti emigranti, ormai avanti negli anni, ed ha colpito l’immaginario di tanti loro discendenti, giovani e meno giovani, vogliosi di venire a conoscere le terre dei loro avi, così diverse dalle terre argentine. Questo potenziale, così evidente in Argentina, è ancora consistente anche in altre parti del mondo dove è stata forte l’emigrazione di nostri corregionali, come gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia, e così via.