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Scarponi e fiori di campo

Da queste premesse trae origine e prospettiva il progetto di organizzare proprio nel Molise una mostra/mercato del turismo a piedi denominata “Scarponi e fiori di campo”, con un titolo che richiama didascalicamente il logo ideato per “cammina, Molise!” e preso in adozione dalla manifestazione che si sta presentando.

Scheda fornita dal Dott.Antonio Ruggeri, direttore di "Il bene comune"
Il Molise è una delle regioni più “nascoste” d’Italia, emarginata dai flussi di frequentazione turistica più importanti; sia da quelli dei nostri connazionali che da quelli esteri.
Nella stagione appena trascorsa però, complice la necessità di “distanziamento” dettata dalla pandemia del Covid 19 in atto e per effetto di alcune meritorie iniziative messe in campo dagli “attori” (Pro Loco, volontari, Amministrazioni pubbliche, operatori di settore) che agiscono sui territori, ha conosciuto un interesse e una frequentazione che lo hanno collocato al primo posto fra le regioni italiane in quanto a incremento dei flussi turistici rispetto a quelli consolidati negli anni passati.
Quest’anno “eccezionale” sotto profili differenti può essere considerato una conferma di come l’offerta turistica molisana, se organizzata adeguatamente, possa incontrare un consenso che potrà irradiarsi beneficamente innanzitutto sui territori interni e spopolati della regione; quelli che custodiscono patrimoni (artistici, enogastronomici, antropologici) ancora sconosciuti, detentori di caratteristiche autentiche e segrete.
L’intero territorio regionale, in particolare quello delle sue aree interne che costituiscono la parte preponderante del territorio, è attrattivo per un turismo lento e consapevole, culturale, che si muove preferibilmente a piedi in piccoli gruppi interessati a stabilire una relazione con la comunità indigena, tradizionalmente e culturalmente orientata all’accoglienza dell’ospite.
Il Molise è attraversato dai tratturi, le strade erbose larghe 111 metri (60 passi napoletani) che andavano dalle montagne abruzzesi al Tavoliere della Puglia e che durante la civiltà agro-pastorale consentivano, prima dell’inverno, il trasferimento delle greggi verso il pascolo.
Rispetto ad Abruzzo e Puglia dove i tratturi sono stati colonizzati da attività di modernizzazione che ne hanno snaturato e cancellato il tracciato, il Molise conserva il brano più riconoscibile e fruibile delle vecchie vie della transumanza le quali, in una nuova prospettiva, possono rappresentare vere e proprie infrastrutture per una proposta turistica lenta e culturale, che si muove innanzitutto a piedi (ma anche a cavallo e in bicicletta).
Da venticinque anni poi, nel Molise ha luogo una manifestazione intitolata “cammina, Molise!” che porta centinaia (a trecento di norma si chiudono le iscrizioni) di visitatori da tutt’Italia ma anche dall’estero a conoscere, muovendosi a piedi, i minuscoli paesi dell’entroterra regionale falcidiati dallo spopolamento e dall’abbandono.
L’evento si svolge in piena estate e dura un’intera settimana, cambiando itinerario ad ogni edizione e coinvolgendo una media di sei paesi per anno.
Per accumulazione, nei venticinque anni del suo svolgimento, ha toccato ognuno dei 136 comuni della regione.
La manifestazione, ideata da un gruppo di molisani residenti a Roma, è cresciuta fino a diventare, nel suo genere, una delle più apprezzate e qualificate nel nostro Paese.
Il Molise è una delle entità territoriali con l’antropizzazione più bassa d’Europa; conta 136 comuni, dei quali solo una decina arrivano a 5.000 abitanti, gli altri sono disseminati su un territorio di rara suggestione e con un tenore ambientale non ancora compromesso, collegati da vie di comunicazione pessimamente manutenute, per percorrere le quali lo strumento più grammaticato è il cammino.
Infine, le quattro diocesi molisane, lo scorso settembre hanno siglato “il Manifesto di Sepino” che le impegna a sviluppare il turismo religioso a piedi, sugli itinerari di pellegrinaggio già conosciuti e strutturati (via Micaelica, cammino di San Francesco Caracciolo, cammino celestiniano) ma anche su quelli da strutturare per valorizzare la nutrita rete di santuari disseminati sul territorio, dall’Appennino al mare.
 
Scarponi e fiori di campo
Da queste premesse trae origine e prospettiva il progetto di organizzare proprio nel Molise una mostra/mercato del turismo a piedi denominata “Scarponi e fiori di campo”, con un titolo che richiama didascalicamente il logo ideato per “cammina, Molise!” e preso in adozione dalla manifestazione che si sta presentando.
In questo ambito, sul territorio nazionale, esistono diverse iniziative che si propongono di promuovere e di valorizzare lo slow tourism e i cammini in particolare; quella che qui si propone  vuole diventare un punto di riferimento e una vetrina nazionale per le differenti iniziative di turismo a piedi, attività che sta conoscendo attenzione e gradimento da parte di un target consapevole, curioso e generoso e in espansione, ma sempre più esigente.
“Scarponi e fiori di campo” avrà per riferimento l’intero Molise concepito come un’unica ed estesa città, con i suoi 136 comuni ripensati come quartieri differenti di essa; alcuni adagiati sulla costa, la maggior parte sparpagliati in collina e altri ancora abbarbicati sull’Appennino, fra il Matese e le Mainarde.
La mostra/mercato sarà situata nel comune di Agnone, capoluogo e comune di riferimento del Molise altissimo.
Nei sei giorni del suo svolgimento s’incontreranno esperienze e proposte di cammino da tutta l’Italia, con il coinvolgimento anche delle Regioni, alla presenza di tour operators e di operatori di settore, anche stranieri, in grado di accompagnare e valorizzare le differenti iniziative locali.
Alla manifestazione prenderanno parte aziende produttrici dell’attrezzatura per l’escursionismo che contribuiranno con un’azione di sponsorship mirata al sostegno economico del progetto oltre i limiti temporali fissati dal presente bando.
Nel corso della mostra/mercato, come evento di accompagnamento e di promozione, avrà luogo l’edizione di “cammina, Molise!” 2021, che ogni giorno porterà circa 300 camminatori provenienti da tutt’Italia a visitare i paesi molisani dell’entroterra muovendosi a piedi da un comune all’altro.
Nel comune di partenza della singola tappa sarà svolta una cerimonia d’accoglienza a cura della Pro Loco o delle associazioni locali, e nel comune di arrivo sarà organizzato un evento culturale (spettacolo teatrale, concerto, presentazione di un libro) al quale prenderà parte la comunità residente, unitamente a quella dei marciatori ospiti.
Una delle tappe del trekking, a cura dell’associazione “Transumando”, consentirà ai partecipanti di camminare sul tratturo su uno dei tratti in cui il tracciato risulta conservato in modo migliore, accompagnando un gregge di pecore e i suoi cani da guardianía, emulando e rinnovando una delle pratiche maggiormente significative della civiltà pastorale e le preziose interazioni uomo-natura, uomo-animale che caratterizzano quell’esperienza.
Si partirà dalla Civita di Boiano, ai piedi del Matese, e dopo 15 chilometri percorsi sul tratturo di fondovalle al seguito di un gregge di 500 pecore, si arriverà ad Altilia, presso Sepino, in una città di epoca romana di particolare suggestione.
Nel comune di Capracotta, confinante con quello di Castel del Giudice  capofila della rete proponente il progetto, si terrà un convegno di rilievo internazionale dal titolo “Cammini di rigenerazione territoriale” centrato sulla relazione tra pratiche e socialità del camminare, turismo lento e sostenibile, rigenerazione delle aree interne e fragili, recupero e riscoperta degli insediamenti, empowerment delle esperienze comunitarie e dei processi partecipativi connessi alla valorizzazione dei patrimoni bio-culturali locali.
Tutti gli eventi compresi nell’iniziativa saranno seguiti dai travel bloggers più quotati nel nostro Paese.
Dalla metà di giugno e per tutto lo svolgimento di “Scarponi e fiori di campo”, nei comuni del comprensorio (tutti con meno di 5.000 abitanti) saranno ospitati artisti internazionali impegnati in opere di land art e digital art che saranno chiamati, per la durata del festival-mostra/mercato, a progettare esperienze, performances e opere connesse ai cammini.
Saranno stabilite poi collaborazioni con “Fa la cosa giusta” e con i Festival dei cammini che già hanno luogo in regioni differenti del nostro Paese con l’obiettivo di creare un ambito di dibattito e d’approfondimento di valenza e di rilievo nazionale sul turismo a piedi e sulle sue implicazioni.
 
I comuni molisani titolari della proposta (Castel del Giudice, Fossalto, Pietracatella,  Vastogirardi, Belmonte del Sannio, Capracotta, Carovilli, Castelbottaccio, Castelverrino, Pescolanciano, Pescopennataro, Poggio sannita, Roccavivara,  Roccasicura,  Salcito,  Sant’angelo del Pesco, Trivento) per la realizzazione della manifestazione hanno stretto un accordo partenariale con i seguenti soggetti:
 
 
- La Cooperativa di giornalisti GEA editrice del mensile culturale “il Bene Comune” e titolare della casa editrice “IBC Edizioni”, che si occuperà di organizzare e coordinare le iniziative comprese nel progetto, oltre che della promozione e della comunicazione dell’evento.
- L’Associazione culturale “la Terra” che da 26 anni organizza la manifestazione “cammina, Molise!”. Organizzerà l’edizione di “cammina, Molise!” del 2021.
- Il Centro di ricerca “Biocult” dell’Università del Molise che opera per il recupero e la valorizzazione del patrimonio bio-culturale, lo sviluppo locale sostenibile a livello nazionale e internazionale ed è particolarmente impegnato nella ricerca-azione orientato alla rigenerazione e valorizzazione della cultura agro-pastorale reinterpretata in chiave contemporanea; Biocult stabilirà e coordinerà gli apporti scientifici e culturali che animeranno le differenti fasi del progetto.
- Il Club Alpino Italiano del Molise, anche attraverso l’attivazione della rete nazionale alla quale appartiene, avrà il compito di promuovere la manifestazione e di farvi partecipare esperienze e personalità di particolare prestigio.
- L’ANCI del Molise svolgerà il compito di trasferire il significato e la prospettiva dell’iniziativa agli altri Comuni molisani, in modo che essa possa crescere e prosperare negli anni, contribuendo  a contrastare lo spopolamento e la marginalizzazione delle aree interne molisane.
- L’Arcidiocesi di Campobasso-Boiano avrà il compito di presentare, nell’ambito della manifestazione, un piano per la promozione del turismo religioso e dei pellegrinaggi a piedi in particolare sul territorio molisano.
- Federtrek Italia, in rappresentanza delle associazioni che in Italia organizzano escursioni e cammini, promuoverà la manifestazione tramite la sua rete qualificata e vi farà afferire le esperienze e i contributi maggiormente attinenti agli scopi che si propone.
- Confcooperative Molise curerà l’accompagnamento di iniziativa di privato sociale da far nascere per la gestione delle forme innovative di turismo lento;
- La Camera del Lavoro della CGIL Molise che da tempo sostiene la necessità di sviluppare forme di turismo sostenibile soprattutto nelle aree interne, contribuirà a promuovere la manifestazione attraverso la sua rete radicata territorialmente.
- La Confederazione Italiana Agricoltori del Molise (CIA) attiverà le sue imprese aderenti per accompagnare la manifestazione dal punto di vista della promozione e della valorizzazione della pregiata enogastronomia regionale.
- Il Giardino della flora appenninica di Capracotta, comune facente parte della rete proponente il progetto, sarà una delle stazioni di visita per gli ospiti e i visitatori di “Scarponi e fiori di campo”.
- Il Circolo della zampogna di Scapoli, Associazione Culturale accreditata presso il Comitato Intergovernativo UNESCO per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, che dal 1991 nel comune altomolisano gestisce un museo-mostra permanente di zampogne italiane e straniere, meta assai apprezzata per i visitatori del Molise altissimo.
 
Il link del bando è il seguente: http://www.aap.beniculturali.it/Borghi_2020.html
https://borghinfestival.beniculturali.it/