Pompei è stata una città sannita
testo in inglese
Pompei was a samnite town
Pompei, pur essendo diventata famosa come una città romana a causa della sua distruzione nel 79 dC dall'eruzione del Vesuvio, ha effettivamente una storia che precede la dominazione romana. Prima di essere conquistata dai Romani, Pompei era stata abitata dai Sanniti.
I Sanniti, originari dell'Appennino centro-meridionale, conquistarono Pompei intorno al V secolo a.C. Durante questo periodo, Pompei fiorì come città sannita, e molte delle sue strutture originarie riflettevano l'influenza di questa cultura. Tuttavia, nel III secolo aC, Pompei divenne una città sotto il controllo romano, pur mantenendo alcune caratteristiche sannite.
Anche Capua, Ercolano e Napoli, situate nella Campania e di origine greca, subirono l’influenza dei Sanniti, Durante il IV secolo a.C. I Sanniti e i Romani si contesero il controllo della regione e Capua, in particolare, divenne un importante centro di resistenza e conflitto tra i due popoli. L'influenza sannitica è visibile nel periodo di dominazione sannitica, con influenze culturali e politiche che si riflettono nella storia della città.
SE VUOI SAPERNE DI PIU'
Pompei è stata sotto l'egemonia dei Sanniti a partire dal V secolo a.C., dopo essere stata fondata dagli Osci. Durante questo periodo, la città subì un significativo sviluppo urbanistico e fortificazioni124. Pompei divenne parte della federazione sannitica e mantenne una certa autonomia fino alla conquista romana34. Quindi, è corretto affermare che Pompei è stata una città sannita, con una storia complessa che include influenze etrusche e greche prima della dominazione romana.
La presenza sannita influenzò significativamente lo sviluppo urbanistico di Pompei, introducendo un piano urbano che rifletteva il sistema greco "per strigas". Questo impianto prevedeva assi viari longitudinali e isolati rettangolari, creando una rete stradale più complessa rispetto alle fasi precedenti. Durante l'età sannitica, Pompei si dotò di una cinta muraria robusta e di strutture pubbliche, come il foro, che segnarono un periodo di espansione e fioritura economica. La città mantenne queste caratteristiche anche sotto la dominazione romana, rendendola unica nel panorama delle colonie romane.
Ercolano è stata effettivamente una città sannitica. Secondo le fonti storiche, la città, originariamente fondata dagli Etruschi, passò sotto il controllo dei Sanniti nel V secolo a.C. prima di essere conquistata dai Romani nel 90 a.C.12. L'area ha una storia complessa, essendo stata influenzata da diverse civiltà, tra cui gli Osci e gli Etruschi, prima della dominazione sannitica e romana.
Sì, la presenza sannitica a Napoli è stata testimoniata storicamente. I Sanniti, una confederazione di popoli italici, si espansero nella Campania e influenzarono la regione, compresa Napoli, già nel V secolo a.C.4. Durante le guerre sannitiche, Napoli fu conquistata dai Romani nel 328 a.C. e divenne parte della loro alleanza, limitando ulteriormente l'accesso dei Sanniti al mare. Le interazioni tra Sanniti e la città sono documentate in vari testi storici e archeologici, che evidenziano il loro coinvolgimento nella regione.
A Napoli, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) è il principale museo che conserva reperti di epoche diverse, inclusi oggetti di origine sannitica. Sebbene la collezione sia prevalentemente greca e romana, il MANN presenta anche reperti che testimoniano l'influenza sannitica nella regione. Inoltre, il museo è attualmente coinvolto in progetti per liberare e restaurare reperti sequestrati, ampliando ulteriormente la sua collezione.
I principali monumenti archeologici di Pompei risalenti all'epoca sannita includono:
- Tempio di Apollo: Costruito tra il 575 e il 550 a.C., è uno dei più antichi monumenti della città, con un portico imponente e colonne ioniche.
- Foro di Pompei: Centro della vita pubblica, la sua struttura urbanistica risale al II secolo a.C., evidenziando l'importanza commerciale e religiosa della città.
- Terme Stabiane: Le più antiche terme di Pompei, risalenti al III secolo a.C., riflettono l'architettura termale classica romana.
A Pompei ci sono resti di edifici religiosi risalenti all'epoca sannita. Tra questi, il Tempio di Apollo è uno dei più significativi, risalente al VI secolo a.C., e rappresenta un importante luogo di culto. Inoltre, la Casa del Sacerdos Amandus contiene elementi che suggeriscono pratiche religiose sannite, evidenziando l'influenza della cultura sannitica nella vita religiosa di Pompei. Questi edifici testimoniano l'importanza della religione nella società sannita prima della conquista romana.
I resti più significativi degli edifici religiosi sanniti a Pompei si trovano principalmente nel Tempio di Apollo, situato nel Foro, che risale all'epoca sannitica e presenta un portico con colonne. Altri importanti luoghi includono il Tempio di Giove, costruito nel II secolo a.C., e il Macellum, che ospitava pratiche religiose. Inoltre, il Tempio di Iside, sebbene di epoca romana, riflette l'influenza dei culti precedenti. Questi edifici testimoniano l'importanza della religione nella vita quotidiana della città.
Nei pressi del Tempio di Apollo a Pompei, sono stati scoperti altri edifici religiosi sanniti significativi. Tra questi, il Santuario di Ercole, situato a sud del tempio, presenta due colonne e un altare con una statua di Ercole. Inoltre, il Tempio di Iside, sebbene di epoca romana, riflette l'eredità culturale sannita. Questi luoghi di culto evidenziano l'importanza della religione nella vita quotidiana e sociale della città durante l'epoca sannita.
Ci sono testimonianze scritte e iconografiche che documentano la presenza sannita a Pompei. Le fonti scritte, come testi storici e iscrizioni, offrono informazioni sulla vita e le pratiche religiose sannite. Inoltre, reperti archeologici, come statue e affreschi, forniscono evidenze iconografiche della cultura sannita. Questi materiali aiutano a comprendere l'influenza dei Sanniti sulla città prima della dominazione romana, evidenziando aspetti della loro religiosità e organizzazione sociale.
Le teorie più accreditate sui contatti tra Sanniti e Pompeiani suggeriscono interazioni culturali e commerciali significative. Si ipotizza che i Sanniti, attraverso la loro presenza in Campania, abbiano influenzato l'organizzazione sociale e le pratiche religiose di Pompei. Inoltre, la guerra contro Roma portò a conflitti e alleanze tra le due popolazioni, evidenziando una complessa rete di rapporti. Le testimonianze archeologiche, come templi e iscrizioni, supportano l'idea di scambi culturali e influenze reciproche tra Sanniti e Pompeiani nel corso dei secoli.
Le motivazioni principali dei Sanniti per contattare i Pompeiani includevano:
- Strategia di Espansione: I Sanniti cercavano di espandere il loro territorio e consolidare la loro influenza nella Campania, dove Pompei era un importante centro commerciale e culturale.
- Alleanze contro Roma: I Sanniti speravano di formare alleanze con le città della Campania, inclusa Pompei, per opporsi all'espansione romana, che minacciava le loro terre.
- Scambi Culturali e Commerciali: La presenza sannita a Pompei facilitò interazioni culturali e commerciali, contribuendo alla diffusione delle pratiche religiose e delle tradizioni sannite nella regione.
Le principali differenze culturali tra i Sanniti e i Pompeiani includono:
- Stile di vita: I Sanniti erano prevalentemente agricoltori e allevatori, vivendo in comunità rurali con strutture abitative semplici, mentre Pompei era un centro urbano fiorente con una vita commerciale attiva e una società più complessa.
- Religione e culti: I Sanniti praticavano culti legati a divinità locali e tradizioni ancestrali, mentre i Pompeiani, influenzati dalla cultura greca, avevano templi dedicati a divinità come Apollo e Atena, riflettendo una religiosità più sincretica e articolata.
- Arte e architettura: L'arte sannita era meno raffinata e si concentrava su oggetti pratici, mentre Pompei mostrava un'architettura elaborata e affreschi di alta qualità, influenzati dalla tradizione greca.
Pompeii was a Samnite town.
Although Pompeii became famous as a Roman city due to its destruction in 79 A.D. by the eruption of Mount Vesuvius, its history actually predates Roman rule. Before being conquered by the Romans, Pompeii had been inhabited by the Samnites.
The Samnites, originating from the central-southern Apennines, conquered Pompeii around the 5th century B.C. During this period, Pompeii flourished as a Samnite city, and many of its original structures reflected the influence of this culture. However, in the 3rd century B.C., Pompeii came under Roman control, though it retained some Samnite characteristics.
Capua, Herculaneum, and Naples, located in Campania and of Greek origin, were also influenced by the Samnites. During the 4th century B.C., the Samnites and Romans vied for control of the region, with Capua, in particular, becoming an important center of resistance and conflict between the two peoples. Samnite influence is evident during the period of their domination, with cultural and political impacts reflected in the history of the city.