Vinchiaturo
Google Maps Vinchiaturo
https://www.google.com/maps/place/86019+Vinchiaturo+CB/@41.4938589,14.5896235,3a,75y,90t/data=!3m8!1e2!3m6!1sAF1QipNWiMh0HDMySiiCimPlROoGotM5ezj2vNEG75RE!2e10!3e12!6shttps:%2F%2Flh5.googleusercontent.com%2Fp%2FAF1QipNWiMh0HDMySiiCimPlROoGotM5ezj2vNEG75RE%3Dw140-h185-k-no!7i3072!8i4080!4m7!3m6!1s0x133a72484b65f5a1:0x19d206af75d13895!8m2!3d41.4936607!4d14.5872115!10e5!16zL20vMGducTJr?hl=it&entry=ttu&g_ep=EgoyMDI0MTAyOS4wIKXMDSoASAFQAw%3D%3D
Storia del Comune
INTRODUZIONE
Vinchiaturo si trova nel cuore della penisola italiana, nella parte più settentrionale del Mezzogiorno. Famoso è il passo o sella di Vinchiaturo, valico dell'Appennino Campano (554 m.), tra le valli del Biferno e del Tammaro, divide l'Appennino Centrale da quello meridionale. Il territorio comunale conta circa tremila abitanti, si presenta con una morfologia abbastanza pianeggiante pur considerando il suo aspetto comunque collinare. Il centro abitato è posto a 622 m. sul livello del mare, e da un'attenta osservazione planimetricasi possono notare più insediamenti disposti intorno a piazza Municipio ed un asse che da qui si proietta verso la campagna ofrendosi come arteria di sviluppo. Domina il paesaggio la chiesa parrocchiale di Santa Croce ubicata nella parte alta del paese. Di particolare interesse è la Fontana dei Leoni sulla piazza principale del paese, Piazza Municipio, dove quattro leoni sistemati su quattro plinti intorno alla vasca principale fanno fuoriuscire l'acqua.In località Carbone, a pochi minuti dal centro abitato, è sito un laghetto che, per la sua conformazione, è particolarmente suggestivo, attualmente utilizzato per la pesca sportiva, e l'area circostante per i pic-nic. Molti sono gli esempi di architettura rurale e di edilizia urbana in pietra, che si offrono come esempio dell'arte scalpellina qui praticata negli anni passati.Nel territorio vi sono negozi, ristoranti, hotel, aziende agricole ed artigiane e vi è un'area destinata ad insediamenti produttivi dove già si sono insediate diverse industrie. Molti sono i servizi e le attrezzature per il tempo libero e lo sport. Sull'origine del nome Vinchiaturo si sono riscontrate tesi diverse. C'è chi ha sostenuto che tale nome deriverebbe dall'aggettivo latino "Vinculum" da vincolare, legare. Secondo un'ipotesi i romani avrebbero eretto una torre sulle antiche vestigia della città di Ruffirio, adibita a luogo coatto per i prigionieri politici "Vincula catenis". Si è detto ancora che Vinchiaturo sarebbe scaturito dalle parole latine "vinculum" e "tauri" da un antico giuramento detto del "toro" fatto tra popoli confederati. In un antico documento notarile del 1736 redatto da un certo Domenico Spensieri, il nome si fa risalire ad un luogo ubicato tutt'oggi, sotte la torre del campanile dove era ubicato un carcere con torre, tre porte e ponte levatoio. Si pensa che lo stemma scaturì dall'arguta fantasia del barone Federico Longo nel 1550, allora padrone del feudo di Vinchiaturo, nel periodo del vice regno spagnolo. Tracce di insediamenti agricoli e pastorali sono i ruderi di mura in contrada Monteverde e Casarene, forse ripari per le greggi. Del periodo romano sono testimonanzie una lapide con epitaffio funebre in contrada Macine e in contrada Sterparelle dove ci sono una stele funeraria monolitica con un bassorilievo raffigurante uno specchkio femminile e un muraglione con blocchi megalitici ove in un angolo è rappresentato in bassorilievo un simbolo fallico propiziatorio. Altre vestigia romane sono presenti sul territorio e in località Santa Maria a Monte in Monteverde dove ci sono resti di colonne corinzie, capitelli e un torso togato che testimoniano in tale sito l'esistenza di un tempio pagano dedicato a Venere Ericina. Nel periodo longobardo (650-1050), il territorio era annesso alla Contea di Bojano. Nel secolo XI Ugo di Molisio, Conte di Bojano, avendo costruita la cattedrale di quella città, volle dotarla di molti feudi tra cui venne compreso quello di San Pietro presso Vinchiaturo. Era dunque, Vinchiaturo, terra pertinente ai Conti del Molise: ed in questa condizione si tenne durante i periodi normanno svevo. Sappiamo, inoltre, che nel 1449 Alfonso I° concesse Vinchiaturo ai fratelli Sanfromondo. Nel 1467 fu dato in feudo a Matteo Trossa; nel 1550 il feudo era intestato alla famiglia Senescallo di Capua di cui uno dei titolari, Camillo, se ne disfece per la somma di 5.200 ducati. L'acquirente di Vinchiaturo fu Federico Longo. La famiglia Longo detenne il feudo di Vinchiaturo fino alla eversione della fedeutalità. Dopo la legge sull'eversione della fedualità promulgata da Giuseppe Bonaparte il 2 agosto 1806 e realizzata negli anni successivi dai governi murattiani per essa e per l'alienazione a privati anche di beni appartenuti al clero e fra questi nel 1806 anche il convento francescano di Santa Lucia si costituirono le proprietà dei Pecci, Iannotti, Saracco Pistilli, Primiani e Iacampo che acquistarono il palazzo della famiglia Longo.
IL BORGO MOLISANO DI VINCHIATURO IN PROVINCIA DI CAMPOBASSO
Viaggia Con Wallace
https://www.youtube.com/watch?v=MAmb5gfkWu4
Vinchiaturo - Borghi del Molise
lucamato
https://www.youtube.com/watch?v=eGcRNRc4-Is
Festa in onore degli emigranti a Vinchiaturo
Molise Web TV
https://www.youtube.com/watch?v=TnEyVMv15cs
Santa Maria di Monteverde - Vinchiaturo (CB)
Massimo Ciotoli
https://www.youtube.com/watch?v=pCG0fKVLiN4
Vinchiaturo - Borghi del Molise
lucamato
https://www.youtube.com/watch?v=eGcRNRc4-Is
Vinchiaturo Italy
Le nostre avventure italiane
https://www.youtube.com/watch?v=yHIQ0vxNmUM
Google Maps Vinchiaturo
https://www.google.com/maps/place/86019+Vinchiaturo+CB/@41.4938589,14.5896235,3a,75y,90t/data=!3m8!1e2!3m6!1sAF1QipNWiMh0HDMySiiCimPlROoGotM5ezj2vNEG75RE!2e10!3e12!6shttps:%2F%2Flh5.googleusercontent.com%2Fp%2FAF1QipNWiMh0HDMySiiCimPlROoGotM5ezj2vNEG75RE%3Dw140-h185-k-no!7i3072!8i4080!4m7!3m6!1s0x133a72484b65f5a1:0x19d206af75d13895!8m2!3d41.4936607!4d14.5872115!10e5!16zL20vMGducTJr?hl=it&entry=ttu&g_ep=EgoyMDI0MTAyOS4wIKXMDSoASAFQAw%3D%3D
Storia del Comune
INTRODUZIONE
Vinchiaturo si trova nel cuore della penisola italiana, nella parte più settentrionale del Mezzogiorno. Famoso è il passo o sella di Vinchiaturo, valico dell'Appennino Campano (554 m.), tra le valli del Biferno e del Tammaro, divide l'Appennino Centrale da quello meridionale. Il territorio comunale conta circa tremila abitanti, si presenta con una morfologia abbastanza pianeggiante pur considerando il suo aspetto comunque collinare. Il centro abitato è posto a 622 m. sul livello del mare, e da un'attenta osservazione planimetricasi possono notare più insediamenti disposti intorno a piazza Municipio ed un asse che da qui si proietta verso la campagna ofrendosi come arteria di sviluppo. Domina il paesaggio la chiesa parrocchiale di Santa Croce ubicata nella parte alta del paese. Di particolare interesse è la Fontana dei Leoni sulla piazza principale del paese, Piazza Municipio, dove quattro leoni sistemati su quattro plinti intorno alla vasca principale fanno fuoriuscire l'acqua.In località Carbone, a pochi minuti dal centro abitato, è sito un laghetto che, per la sua conformazione, è particolarmente suggestivo, attualmente utilizzato per la pesca sportiva, e l'area circostante per i pic-nic. Molti sono gli esempi di architettura rurale e di edilizia urbana in pietra, che si offrono come esempio dell'arte scalpellina qui praticata negli anni passati.Nel territorio vi sono negozi, ristoranti, hotel, aziende agricole ed artigiane e vi è un'area destinata ad insediamenti produttivi dove già si sono insediate diverse industrie. Molti sono i servizi e le attrezzature per il tempo libero e lo sport. Sull'origine del nome Vinchiaturo si sono riscontrate tesi diverse. C'è chi ha sostenuto che tale nome deriverebbe dall'aggettivo latino "Vinculum" da vincolare, legare. Secondo un'ipotesi i romani avrebbero eretto una torre sulle antiche vestigia della città di Ruffirio, adibita a luogo coatto per i prigionieri politici "Vincula catenis". Si è detto ancora che Vinchiaturo sarebbe scaturito dalle parole latine "vinculum" e "tauri" da un antico giuramento detto del "toro" fatto tra popoli confederati. In un antico documento notarile del 1736 redatto da un certo Domenico Spensieri, il nome si fa risalire ad un luogo ubicato tutt'oggi, sotte la torre del campanile dove era ubicato un carcere con torre, tre porte e ponte levatoio. Si pensa che lo stemma scaturì dall'arguta fantasia del barone Federico Longo nel 1550, allora padrone del feudo di Vinchiaturo, nel periodo del vice regno spagnolo. Tracce di insediamenti agricoli e pastorali sono i ruderi di mura in contrada Monteverde e Casarene, forse ripari per le greggi. Del periodo romano sono testimonanzie una lapide con epitaffio funebre in contrada Macine e in contrada Sterparelle dove ci sono una stele funeraria monolitica con un bassorilievo raffigurante uno specchkio femminile e un muraglione con blocchi megalitici ove in un angolo è rappresentato in bassorilievo un simbolo fallico propiziatorio. Altre vestigia romane sono presenti sul territorio e in località Santa Maria a Monte in Monteverde dove ci sono resti di colonne corinzie, capitelli e un torso togato che testimoniano in tale sito l'esistenza di un tempio pagano dedicato a Venere Ericina. Nel periodo longobardo (650-1050), il territorio era annesso alla Contea di Bojano. Nel secolo XI Ugo di Molisio, Conte di Bojano, avendo costruita la cattedrale di quella città, volle dotarla di molti feudi tra cui venne compreso quello di San Pietro presso Vinchiaturo. Era dunque, Vinchiaturo, terra pertinente ai Conti del Molise: ed in questa condizione si tenne durante i periodi normanno svevo. Sappiamo, inoltre, che nel 1449 Alfonso I° concesse Vinchiaturo ai fratelli Sanfromondo. Nel 1467 fu dato in feudo a Matteo Trossa; nel 1550 il feudo era intestato alla famiglia Senescallo di Capua di cui uno dei titolari, Camillo, se ne disfece per la somma di 5.200 ducati. L'acquirente di Vinchiaturo fu Federico Longo. La famiglia Longo detenne il feudo di Vinchiaturo fino alla eversione della fedeutalità. Dopo la legge sull'eversione della fedualità promulgata da Giuseppe Bonaparte il 2 agosto 1806 e realizzata negli anni successivi dai governi murattiani per essa e per l'alienazione a privati anche di beni appartenuti al clero e fra questi nel 1806 anche il convento francescano di Santa Lucia si costituirono le proprietà dei Pecci, Iannotti, Saracco Pistilli, Primiani e Iacampo che acquistarono il palazzo della famiglia Longo.
IL BORGO MOLISANO DI VINCHIATURO IN PROVINCIA DI CAMPOBASSO
Viaggia Con Wallace
https://www.youtube.com/watch?v=MAmb5gfkWu4
Vinchiaturo - Borghi del Molise
lucamato
https://www.youtube.com/watch?v=eGcRNRc4-Is
Festa in onore degli emigranti a Vinchiaturo
Molise Web TV
https://www.youtube.com/watch?v=TnEyVMv15cs
Santa Maria di Monteverde - Vinchiaturo (CB)
Massimo Ciotoli
https://www.youtube.com/watch?v=pCG0fKVLiN4
Vinchiaturo - Borghi del Molise
lucamato
https://www.youtube.com/watch?v=eGcRNRc4-Is
Vinchiaturo Italy
Le nostre avventure italiane
https://www.youtube.com/watch?v=yHIQ0vxNmUM