Era composta da elementi greci ed etruschi misti a un animismo più antico, e al pari di altri popoli italici, usavano lo stesso luogo per il culto contemporaneamente di due o più dei. Essi concepivano il proprio mondo come popolato di poteri e spiriti misteriosi sia benevoli che malevoli, con cui instaurare buone relazioni.
Questi numina non venivano immaginati in forma umana, e popolavano la casa, soprattutto la porta, il focolare e la dispensa; i campi, i confini, le sommità, le caverne, i boschi, i ruscelli, le sorgenti e le tombe.
La Tabula Agnonensis, risalente al 250 a.c. circa, perfettamente conservata, misura 27x15 cm. Contiene i nomi di 18 divinità:
- Marte (Mamerte), iI Dio a cui erano particolarmente devoti, Dio della guerra e dell’agricoltura, connesso con la primavera e la fecondità dei campi, del raccolto e del bestiame, tuttavia era anche il Dio della giovinezza e quindi dotato di forza e abilità nel combattere.
- Diana, Dea della caccia;
- la Dea Terra;
- Angitia, Dea della guarigione e della sicurezza.
- Ercole,
- Castore e Polluce,
- le Ninfe,
- Apollo,
- Ermes
- Dioniso.
I meddices, e in particolare il meddix tuticus, erano i sacerdoti ufficiali incaricati di sorvegliare e regolamentare le celebrazioni di stato, di fissare il periodo intercalare, di definire i confini dei santuari, di prendersi cura delle più antiche testimonianze e di adattare la vita religiosa ai mutamenti provocati dalla dominazione romana.
Questi numina non venivano immaginati in forma umana, e popolavano la casa, soprattutto la porta, il focolare e la dispensa; i campi, i confini, le sommità, le caverne, i boschi, i ruscelli, le sorgenti e le tombe.
La Tabula Agnonensis, risalente al 250 a.c. circa, perfettamente conservata, misura 27x15 cm. Contiene i nomi di 18 divinità:
- Kerres - Cerere (la dea greca Demetra), la divinità cui era dedicata l'area sacra;
- Vezkeí – Divinità sconosciuta;
- Evklúí Patereí – Mercurio, nel suo aspetto di psychopompos;
- Futreí Kerríiaí - Persefone figlia di Cerere;
- Anter Stataí - la levatrice che "sta prima" del parto
- Stata Mater - la levatrice che “sta in mezzo” durante il parto;
- Ammaí Kerríiaí - Maia, Dea italica della primavera;
- Diumpaís Kerríiaís - Le Ninfee delle sorgenti;
- Liganakdíkei Entraí - Divinità legata alla vegetazione ed ai frutti;
- Anafríss Kerríiuís - Le Ninfee delle piogge;
- Maatúís Kerríiúís - Dea italica connessa con il parto, con l’allattamento e con la rugiada:
- Diúveí Verehasiúí - Giove Virgator, che presiedeva all’alternarsi delle stagioni;
- Diúveí Regatureí - Giove Pluvio;
- Hereklúí Kerríiuí - Ercole;
- Patanaí Piístíaí - Dea della vinificazione, e che faceva aprire le spighe per la trebbiatura;
- Deívaí Genetaí - Mana Geneta;
- Pernaí Kerríiaí - Pales, la Dea dei pastori; forse anche del parto felice.
- Fluusaí – Flora, protettrice dei germogli.
- Marte (Mamerte), iI Dio a cui erano particolarmente devoti, Dio della guerra e dell’agricoltura, connesso con la primavera e la fecondità dei campi, del raccolto e del bestiame, tuttavia era anche il Dio della giovinezza e quindi dotato di forza e abilità nel combattere.
- Diana, Dea della caccia;
- la Dea Terra;
- Angitia, Dea della guarigione e della sicurezza.
- Ercole,
- Castore e Polluce,
- le Ninfe,
- Apollo,
- Ermes
- Dioniso.
I meddices, e in particolare il meddix tuticus, erano i sacerdoti ufficiali incaricati di sorvegliare e regolamentare le celebrazioni di stato, di fissare il periodo intercalare, di definire i confini dei santuari, di prendersi cura delle più antiche testimonianze e di adattare la vita religiosa ai mutamenti provocati dalla dominazione romana.