Organizzazione del territorio
Il territorio sannita è caratterizzato da una grande quantità di rocche megalitiche di notevoli dimensioni, realizzate dai Sanniti prima e durante le guerre contro Roma, Si tratta di possenti cinte murarie situate in punti strategici del territorio controllato dai Sanniti Pentri in maniera che esse costituissero non solo un sistema di rapido avvistamento di eventuali assalitori esterni, ma anche un luogo di buona difesa in caso di attacco.
Le fortificazioni megalitiche sono costruite con una particolare attenzione agli aspetti difensivi, facendo ricorso soprattutto all’asperità dei luoghi, senza impiegare maestranze specializzate nella lavorazione della pietra. Le mura si datano all’epoca delle guerre sannitiche e costituiscono un sistema organicamente predisposto per la tutela del territorio. Questo conferma l’importanza e la funzione dei centri fortificati per la sorveglianza del territorio che avveniva attraverso il completo controllo visuale del territorio, la capacità, attraverso sentieri secondari, di intervenire velocemente nei confronti di un aggressore, e la possibilità di comunicare con le altre fortificazioni attraverso segnali luminosi (fuochi o falò visibili a distanza) collocati nelle parti più alte dei forti. Tutte le fortificazioni sono poste in maniera tale da essere visibili reciprocamente e la loro distanza non è mai superiore ai dieci chilometri dalle cinte contigue tanto da poter parlare di un omogeneo sistema strategico “regionale” realizzate su iniziativa dello Stato. Ciò induce a pensare che questi sistemi fortificati non fossero limitati solamente alle aree che essi difendevano direttamente, ma fossero parte di una difesa più generale, che comportava collegamenti con cinte più lontane, non attinenti al contesto territoriale di appartenenza. Sono stati individuati tre centri fortificati a difesa delle vie di accesso al territorio dei Sanniti/Pentri e per la comunicazione visiva con i vicini popoli consanguinei: Sanniti/Marsi, Sanniti/Peligni e Sanniti/Carecini. La posizione delle cime presso il massiccio del Matese, dislocate ad anello su tutti i lati del rilievo, danno una chiara idea della loro collocazione.
Centri fortificati nel Sannio Pentro
The Samnite territory is characterized by a large number of impressive megalithic fortresses, built by the Samnites before and during the wars against Rome. These massive defensive walls are strategically positioned within the territory controlled by the Pentri Samnites, serving not only as a rapid detection system for potential external attackers but also as strongholds in case of assault.
The megalithic fortifications were constructed with a particular focus on defensive features, primarily utilizing the rugged terrain and without employing specialized stonework labor. These walls date back to the period of the Samnite Wars and form an organically designed system for territorial protection. This highlights the significance and role of fortified centers in monitoring the land, achieved through complete visual control, the ability to quickly respond to an attacker via secondary paths, and the possibility of communicating with other fortifications using light signals (fires or bonfires visible from afar) placed at the highest points of the forts.
All fortifications are positioned to be mutually visible, with distances between adjacent walls never exceeding ten kilometers, thus creating a cohesive “regional” strategic system initiated by the state. This suggests that these fortified systems were not limited to the areas they directly defended but were part of a broader defense network that included connections to more distant walls beyond their immediate territorial context.
Three fortified centers have been identified to protect the access routes to the Samnite/Pentri territory and to enable visual communication with nearby allied peoples: the Samnites/Marsi, Samnites/Peligni, and Samnites/Carecini. The location of the summits around the Matese massif, distributed in a ring around all sides of the ridge, provides a clear indication of their placement.