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Un eccezionale giacimento osseo del Paleolitico fu scoperto nel Molise, in Italia, in prossimità della città di Isernia, nel 1978 e dal 1979 casualmente nel corso degli scavi per la realizzazione di una strada statale a scorrimento veloce.
Decine e decine sono le pubblicazioni scientifiche e divulgative che hanno favorito la valorizzare del sito preistorico e la sua conoscenza in ambito internazionale..
Sulle tracce della preistoria
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Sito paleolitico di Isernia
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Il sito archelogico della Pineta di Isernia è noto per la ricchezza dei reperti faunistici e per l’abbondante produzione di reperti in selce.
Il sito risale a circa 600 mila anni fa e vi è stato rinvenuto un dente di bambino che rappresenta il più antico resto umano della Penisola Italiana
Scavi nel sito Paleolitico
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Gli scavi sono stati condotti in collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise e l’Università di Ferrara.
Veduta del sito in prossimità di Isernia dall'elicottero
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Dalla visione dall'alto dell'eleicottero si può vedere l'intero complesso edificato sul sito. Il giacimento fossile è stato scoperto non più di 30 anni fa durante i lavori di scavo per la costruzione della superstrada Campobasso-Isernia-Venafro. Il capannone in basso, che affianca la strada, raccoglie l'attuale area di scavo che si collega, con un lungo corridoio coperto, all'area museale.
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Museo nazionale del Paleolitico di Isernia
Il Museo nasce attorno l'area archeologica di Isernia La Pineta e si articola in tre corpi di fabbrica di circa 4.000 mq.
L’area archeologica è parte integrante del complesso museale grazie ad un padiglione di circa 700 mq caratterizzato da due percorsi posti a quote differenti
Area superiore destinata alle visite.
Area superiore destinata alle visite.
In una grande sala espositiva vi sono delle vetrine al cui interno sono mostrati i reperti originali opportunamente restaurati
La parte Inferiore è dedicata ai ricercatori ed alle attività di scavo e studio dei materiali rinvenuti nel sito.
Un lungo corridoio accompagna il visitatore alla visita grazie anche a una serie di grandi fotografie dedicate a tutti gli aspetti della ricerca, della didattica e della valorizzazione del sito e del museo.
Vetrine e pannelli guidano il visitatore alla scoperta delle tecniche di scavo del sito archeologico.
Una grande sala ospita tre sezioni e espone reperti rinvenuti sul territorio molisano che coprono un arco temporale che va dal Paleolitico inferiore al Paleolitico superiore e al Neolitico all’Età del Bronzo.
Molari di elefante
Vari reperti ossei
Pezzi di selce per scarnificare le ossa
Grandi raffigurazioni pittoriche e ricostruzioni scenografiche tra cui una tipica capanna paleolitica e una dell’Età del Bronzo.
Riproduzione di esemplare di Elephas antiquus
l percorso è reso coinvolgente dalla presenza di supporto multimediale con contenuti audio e video.
l più antico resto umano d'Italia rinvenuto nel sito paleolitico di La Pineta di Isernia
Si tratta di un primo incisivo superiore sinistro da latte di un bambino deceduto all’età di circa 5-6 anni
Il reperto rinvenuto viene attribuito a Homo heidelbergensis che rappresenta l’antenato dell’Uomo di Neanderthal
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Lo straordinario ritrovamento di un reperto umano del paleolitico
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Laboratorio didattico sul sito paleolitico. Studenti di scuole italiane ed europee nella visita sono coinvolti in attivi laboratori didattici.