Convegno intervento Fioravante Vignone



Piano Itinerari turistici e culturali nell’asse del Tratturo Pescasseroli – Candela (Cartografia)
  Arch.Fioravante Vignone:  Percorsi in Provincia di Campobasso

◊ Video registrazione intervento convegno
◊ Testo scritto intervento in formato Word
♦ Videoclip tratturo Molise
◊ Intervista all'architetto Fioravante Vignone





Presentazione Chairman Giovanni Germano….quindi siamo a una disamina dei piani degli itinerari turistici e culturali dell'asse del tratturo Pescasseroli Candela affidata a Italia Nostra, per quanto riguarda la provincia di Campobasso all'architetto Fioravante Vignone e poi per la Provincia di Isernia all’architetto Claudio Di Cerbo:
Intervento scritto di Fioravante Vignone
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Allora Buongiorno a tutti, è stato un piacere sentire quanti hanno parlato veramente non ce n'è stato uno che non mi abbia mai colpito e interessavo e devo dire che mi ci trovo con tutto quello che è stato detto e come anche come membro di Italia nostra perché sono cosa è che quantifichiamo tutti e presentiamo adesso in un nostro progetto ma più che un progetto è un'idea progettuale che dovrà trovare modo di svilupparsi e perché italiano la strada sia impegnata in questo perché l'Italia Italia Nostra è una antica associazione che ha lo scopo di salvaguardare il patrimonio culturale il paese e paesaggistico d'Italia ed è presente anche in Molise con due sezioni una vita un po’ basso e per la provincia di Campobasso e una per quella di Sergio devo dire che per noi molisani e l'Italia nostra molisana questa funzione di salvaguardia è molto più complessa che in tante altre parti d'Italia perché il nostro patrimonio culturale e paesaggistico oltre alle normali problematiche si trova in una situazione di gravissimo pericolo abbiamo già visto anche in precedenti interventi non mi riferisco tanto alle nostre emergenze culturali siano esse archeologiche o monumentali perché queste troveranno in futuro forme di tutela adeguate ma al nostro patrimonio diffuso quello cioè dei nostri paesi dei nostri centri storici dei borghi antichi sparsi nelle campagne ed edilizia rurale alla all'assetto e alle forme del paesaggio che poi tutte insieme sono le basi della nostra storia della nostra cultura e della nostra identità siamo un momento incubi e la loro stessa sopravvivenza ad essere minacciata perché la maggior parte del territorio regionale da anni si potrebbe dire quasi da sempre è vittima di una crisi economica che non che negli ultimi anni è addirittura aumentata non è diminuita che questa induce spopolamento e abbandono dei territori e dei paesi oggi siamo tutti d'accordo che lui che è l'unica concreta possibilità per avviare una credibile sviluppo che possa contrastare questo fenomeno di abbandono Eee quindi di degrado del territorio e del e dei paesi e ecco risiede nel nello sviluppo del turismo e quale turismo abbiamo visto quello che è declinato nelle forme più attuale ossia quello lento e emozionava che punta la fusione completa dei territori con voglia di scoprire non solo le bellezze ma a livello più intimo conoscerne la storia e assaporarne la cultura sociale antropologica e immateriale questo tipo di turismo nel nostro territorio e e praticamente immediatamente disponibile Molise perfettamente dotato per rispondere a una domanda che si che si rivolga a una fusione di questo tipo ma ciò nonostante il turismo stentate con la le cause sono molteplici ma sostanzialmente risiedono in quella che il professor Pazzagli ha detto la mancanza di una politica del turismo per il Molise in Molise non ci sa come far decollare e i risultati si vedono nelle riforme della mancata valorizzazione dei territori della mancata attrezzatura turistica detto da queste premesse quindi dalla necessità per salvaguardare il patrimonio culturale e paesaggistico bisogna innanzitutto creare riassestare territori creando economia è scaturito progetto che adesso illustreremo in maniera molto breve sintetica e nel quale diciamo Italia Nostra si è voluta cimentare per vedere se effettivamente c'erano modi per proporre qualcosa che non fosse la solita il solito intervento puntuale in questo in quel comune che scardinando l'azione di una misura finanziaria non produceva niente come l'esperienza è stata fino adesso e cosa abbiamo pensato di fare di e di appoggiarci al a quello che è un bene fondamentale legato alla storia alla cultura e al paesaggio cioè al tratto quale tra Pescasseroli Candela quello che si ritiene il principale non per altro perché lungo il suo tracciato sorsero nell'antichità le città più importanti di questa parte d'Italia e individuare a cavallo di questo tratturo un comprensorio che fosse identificativo più di altri della storia e dell'identità pisana tutti i territori hanno un'identità molisana ma forse ce n'è uno che non voglio dire più importante però calza a cui si calza meglio il ruolo di comprensorio principale e questo qual era secondo noi quello che geograficamente guarda passo di Castel petroso ai confini regionali nel Comune di Sepino e che dal massiccio del Matese si estende per una profondità che raggiunge Frosolone e le colline che si possono che immediatamente guardano si confrontano con Matisse questo per chi perché quello è il luogo dove trovò la sua centralità la tribù dei Pentri e nel momento incubi in epoca protostorica si stanziarono in Molise proprio al centro di questo territorio e a cavallo del tratturo fondarono la loro città più importante cioè boh vaia non è l'attuale Bojano sostanzialmente che sorse lì in quel punto perché li passavano tutti i percorsi che collegavano il Molise alle regioni vicine la Puglia agli Abruzzi alla Campania allaccio addirittura erail.in cui queste vie questi percorsi si incrociavano con l'asse che dall'adriatico risaliva verso l'interno l’asse di Termoli pianura di Bojano è sempre esistito ed era il punto dove naturalmente doveva sorgere una città e sorse difatti la questa grande città sannita che poi i sanniti furono i progenitori dei molisani e inizio anche molisano trova la propria ancestrale origine Un altro momento stomaco identifica sempre quel luogo come particolarmente importante nella formazione della regione immobile ed è e lo troviamo nel periodo in cui i Normanni lentamente diventano i padroni del per Sud Italia già nel nei primi anni del dell'undicesimo secolo un Cavaliere normanno Rodolfo de Moulin e titolare della contea di Bojano questa nel giro di alcuni decenni crescerà continuamente fino a diventare la contea di Molise una contea grande che nel tanto grande che nel 1140 il re normanno Ruggero per la denomi nera contea di modista da quel dal nome proprio di questi Conti di Boiano che l'avevano fatta diventare grande importante la storica medievalista Evelin Jenson che ha studiato moltissimo medievale la definisce la più grande la più compatta delle contee del Regno resa sempre più importante dalla sua posizione geografica attraverso le frontiere tra la Puglia e Charlie Molise nasce allora si chiamerà poi contato di Molise a differenza di altri territori attualmente anche più importanti del Molise non perderà mai la sua identità cambieranno regalo governanti con cambieranno governi ma il Molise esisterà sempre e porterà sempre quel nome dei rifugi che esso acquisì dalla famiglia dei De Moulin a cui apparteneva il primo Conte di Boiano nel agli inizi del dodicesimo cosa ci porta a fare questo la consapevolezza che più la storia la cultura sono elementi centrali in una politica per il turismo e questo perché se questo turismo deve essere lento ed esperienziale se questo turismo deve portare alla identificazione del turista con il territorio che visita in tutti i suoi aspetti e la storia elemento fondamentale quindi un turismo nel Molise non può fare a meno di questo di Gigi di questo dato allora cos'è il nostro progetto un altro progetto e consiste nella individuazione degli elementi forti storicamente esistenti nel nostro nei nel territorio di questo comprensorio che prima ho definito EE nel e nella possibilità di garantire una loro fruizione attraverso percorsi principalmente pedonale da percorrere a piedi con cammini anche di qualche ora che percorrendo i quali II turisti potranno entrare a contatto col territorio godere del della natura dei paesaggi che il territorio propone e cogliere in questo paesaggio tutte le informazioni storiche che lo legano al alle popolazioni e alla loro identità alla loro memoria e quindi creando quella fusione sentimentale con chi risiede nel territorio e adesso vi vediamo con delle slide questi progetti che io e né io né spero due e quelli pertinenti al alla provincia di Campobasso collega e amico Di Cerbo parlerà del tratturo e lo illustrerà dai confini abruzzesi fino ai confini campani e di altri percorsi che sono stati individuati in provincia di sega ugualmente interessantissimi e e degni di essere vissuti turisticamente ecco vediamo adesso il primo percorso il primo percorso riguarda il territorio bojanese e interessa essenzialmente la parte montana di esso questo è il contesto che in cui si svilupperà il percorso e qui vediamo la montagna che protegge o sovrasta Bojano da sud con gli elementi che poi andremo a visitare perché il percorso partirà da valle e raggiungerà la cima del Monte Crocella a 1000 m vediamo andiamo avanti questa è un'immagine di Bojano ai primi del secolo ai primi del 900 la faccio vedere perché parte il fatto che si vede bene il luogo di luoghi che noi andremo a visitare con questo percorso ma mancando la strada carrabile che fu realizzata degli anni successivi qui ancora possibile vedere l'antico percorso pedonale che conduceva alla al borgo di città chiamiamolo con questo e borgo di Civita e che è una che forza la meta principale del nostro percorso il piano il piano prevede la partenza dal centro storico di Bojano i paesi sono il punto forte di questa di questo nostro progetto perché sono il luogo di partenza e di arrivo sono il luogo che dove il turista troverà i servizi dove turista troverà e quando gli occorre per un soggiorno piacevole ed è e sono i luoghi dove la storia meglio del territorio meglio sì si può apprezzare e vediamo un po’ si parte da Bojano percorrendo il percorso antico lo fa ripristinato perché attualmente è scomparso anche se ne possono cogliere tranquillamente le tracce quindi ripristinare il percorso pedonale ed è entrare in Civita dalla antica porta d'ingresso che è opposta a quella attuale da dove si entra attualmente del nel borgo la visita al borgo sarà interessantissima ora vedremo delle immagini il percorso continuerà rigorosamente a piedi inerpicandosi però con su un percorso di montagna ma con lievi pendenze per raggiungere alla fine la cima del Monte Crocella a 1000 m d'altezza dove per completare il diario storico si potrà visitare e quello che è ancora rimane dire si possono si potranno visitare i resti di una antica fortificazione sannitica uno dei tanti recinti di cui abbiamo parlato prima e ammirare un panorama splendi perché da questo punto si può abbracciare praticamente quasi l'intero Molise comunque sia abbracciava ai tempi dei nostri progenitori tutta l'estensione geografica del territorio occupato dai membri quindi è c'è qualche storico che lo definisce il Monte sacro ai santi ti entri proprio per questa ragione adesso speriamo delle immagini di questo percorso la prima cosa che incontreremo primo elemento dopo avere attraversato parte del centro storico incontreremo questa chiesa di San Michele non a caso obbligata nei pressi del tratturo disporre immediatamente ai piedi del Monte rosa Michele le chiese San Michele erano le chiese dei pastori erano quelle insieme a San Nicola OA quella dell’incoronata che punteggiavano il corso dei trattori e una chiesa acquista 7 800 isca che conserva però al proprio interno resti romani perché sorge esattamente sul luogo ove e esisteva un tempio romano si dice dedicato a vedere di cui ampi ampie e ab resti archeologici si trovano sul retro individuati durante le la costruzione dell'acquedotto che probabilmente ne ha rovinato gran parte del sito adesso vediamo un video ecco facciamolo partire breve e ci fa vedere acidità la Venere Civita vedremo quanto interessante questo borgo che e stata la capitale della contea di Molise e quindi in essa si è costruito per molto tempo cioè costruite per molto tempo la storia stessa del mostro ah non c'è non c'è non c'è l'audio va bene comunque avevamo visto appena adesso il castello questo è il borgo che che sorge ai piedi del castello ma che era parte integrante della stessa unità di tettonica perché dal castello partivano le mura che cingevano per intero il puro porgo una forma grosso modo quadrilatera il castello è il più grande del Molise e non poteva essere altrimenti costituito da due recinti e dal blocco centrale e che identificava la Rocca e il palazzo questa è la parte più antica porta posta verso ovest c'è una Corte interna cosiddetta il blocco parziale e poi c'è il recinto esterno il borgo si è conservato in maniera diciamo abbastanza integra soffre problematiche di cattivo uso con le vedremo meglio e caratteristica non di poca importanza conserva un'intera questa che vedete anche scende giù duco il perimetro conserva ancora l'antica murazione d'epoca di avvoca normanna alla quale furono addossate nel nella seconda metà del 400 costruzione a schiera per ospitare artigiani di religione ebraica con i quali si cercò di ridare forza economica ad un territorio che era stato così gravemente colpito da dare al perso popolazione e operatori economici problematiche del sito sono queste dell' abbandono che porterà probabilmente al crollo di quella unità invece sono edifici non abitati questa è l'intera porti l'intera intero isolato che fa parte della murazione con le casette quasi modulari costruite per ospitare gli artigiani ebrei e sono tutte disabitate e in stato di abbandono altra problematica ti sei mai opposto e quella dei nuovi insediamenti cioè dei recuperi non sempre consoni che si fanno di queste di queste unità perché c'era un una tendenza anche al recupero che convive con l'abbandono però il recupero non sempre è conto si vediamo nuovamente la Cortina dall'esterno vediamo un'altra problematica che è quella del degrado strutturale questo questa è la parte esterna delle mura azioni medievali vincolata dalla somma in tendenza certamente ma in condizioni molto precarie le assicuro che la fotografia non rende l'idea di quanto grave sia la situazione a livello strutturale questa voce la rende meglio perché è un altro tratto di una ragione di cui potete vedere la condizione e tra le altre problematiche possiamo aggiungere anche questa del degli interventi che scoordinati e diciamo pure inappropriati che buona volontà il comune inteso realizzare che dire si tratta di una di una Cittadella di un di una città forse la città più grande del Molise al tempo dei normali che se conservata sostanzialmente in con visioni notevolmente vuole rispetto ad altre situazioni e che costituisce un momento di pregio che però vedete di quante cose ha bisogno ha bisogno sostanzialmente una politica di buona gestione un piano un piano del comune piano urbanistico che tetti delle regole a chi vuole intervenire per risanare per recuperare un intervento di salvaguardia di quanto si state deteriorando al punto di rischiare i crolli e come pure un sapiente recupero del castello sul quale sono stati fatti interventi positivi di consolidamento e di primo restauro da parte della Sovrintendenza ma che è una è un monumento che presenta tante opportunità anche per gli utilizzi diversi da quello della semplice musealizzazione di sè quindi vi lascio immaginare andiamo avanti parcheggio il percorso abbiamo detto continua fino alla cima della Crocella questa che vedete con forma circolare e la Rocca sannitica che distrutta dai romani se n'è mai stata resa e metto e il disegno di quel recinto queste sono tracce di quelle mura e questo è un video non ti fa vedere il castello ma forse è meglio lasciare sta lasciarlo stare per passare al secondo al secondo itinerario come torna indietro adesso come torno indietro sì ecco andiamo no sempre nella mia cartella ecco vediamo se può fare sesso adesso vediamo li diario che è stato studiato per il Comune di seguito rimaniamo sempre in ambito storico quindi viviamo la seconda zona storicamente importante è importante non solo quella presenza di alti di Saepinum della rete la logica di seguito ma per tutto quello che è esiste e che e che è ignorato sostanzialmente e che ci è che visitato ci farà capire meglio la storia del territorio ci parte anche qui dal tratturo e questi sono pecore interne alla al all'area archeologica in occasione di un transito di pastori il percorso allora il modo di sgamo subito parte da Altilia e si affronta un primo tratto proprio su tratturo poi sempre a piedi raggiunge il sito archeologico estremamente interessante che poi vedremo quello del tempio di San Pietro accantoni è un tempio non è un tempio antico anche anch'esso era nasce per opera dei sanniti nel quarto secolo però interessante perché fu trasformato in chiesa procedendo incontreremo una nuova una un'altra testimonianza storica che è conventino 700 esco di Santa Maria degli angeli nel corso procede fino a raggiungere la parte più alta e dove vengo ci si incontrerà la cinta sannitica di terra vecchia questo luogo è raggiungibile anche da un altro percorso che volendolo percorrere chiuderebbe quasi ad anello il viaggio che si è intrapreso partendo dalla figlia perché si va a ricongiungere con il centro abitato di Sepino e da questo poi volendo si può tornare giù ad altri questo tratto di percorso questo percorso è percorribile anche a piedi vediamo adesso in dettaglio alcune fotografie di quanto incontreremo nel percorrere il percorso del delineiamo prima cosa immediatamente fuori e al figlia e affianco al tratturo e questo mulino non mulino antico che è così da decenni contiene ancora i macchinari Eee potrebbe essere tranquillamente recuperato e addirittura rimesso in funzione percorso procede questo è capitato prima di del conventino di San Pietro accanto uni e vediamo un po’ il primo il primo ulteriore elemento che incontriamo importantissimo e il sito del tempio di tempio Italia di mi San Pietro accattoni il cui scavo la cui scoperta e qui scavo è stato effettuato mai già da diversi anni e benché interessantissimo per quello che testimonia ma anche per quello che rappresenta in termini di archeologici e architettonici versa ancora nelle condizioni in cui è stato esposto a scavo avvento e questo è un tempio che sarà una chicca nel quadro del panorama e beni culturali molisano perché molisano perché è un tempio che mostra evidenti e interessanti II segni della trasformazione edificio religioso cristiano avrebbe bisogno di un restauro di una sistemazione ma purtroppo non se ne parla per il momento successivamente si comprerà il il conventino abbandonato di Santa Maria degli angeli anch'esso una tappa di estremo interesse questo è il polso del conventino a cui si può ancora attingere continuando il percorso si raggiunge il sito di terra 20 mura megalitiche risalenti al periodo protostorico ne abbiamo parlato eccole qui anche se bisognose di una sistemazione di una di una presentazione insomma sono resti e ci rimandano ai reperti archeologici presenti nelle giungle sudamericano ma guardate che panorama è possibile ammirare dal dalle mura di questa città sannitica abbandonato ora mi splendidi e questo per dire quanto la visita fonde cultura e paesaggio quello questo è il panorama verso nord ovest quello era il panorama verso nord est e delle vicinanze poi allora faccio vedere giusto il video relativo a questo faccio vedere il video relativo a questo sito rurale che sta male oppure faccio vedere giusto le fotografie di quest'altro sito che si va bene purtroppo quando si comincia a parlare finisce cos'è si brava necessità anche essi siamo come stai mi dovevate va bene ovviamente da rimarcare che i nostri paesi sono caratterizzati in quella maniera insomma quindi ritorno di paese alle proprie peculiarità era costituita.