Il Molise è terra dalla storia millenaria.
Le varie popolazioni che vi si sono avvicendate nella frequentazione e delle quali ogni molisano di oggi porta con sé un’eredità, che se non proprio genetica, è certamente culturale, hanno lasciato sul suo suolo i segni straordinari della loro vicenda, finendo per plasmare un paesaggio il cui imprinting fa di ogni persona che vi è nata e vissuta, anche soltanto per poco tempo, un Molisano, prima ancora che un Italiano.
Il territorio o meglio, il paesaggio inteso come la somma dei contenuti che emergono dalla sua percezione, costituisce l’identità delle comunità, e rappresenta quello che ancora oggi si può definire con la parola Patria.
Le patrie sono tante: quella locale, quella regionale, macroregionale e infine nazionale e ad ognuna di esse corrispondono paesaggi continuamente più vasti, con sempre più spazi, cose, storie, sentimenti, che lo definiscono in insiemi sempre più inclusivi.
In questo quadro di lettura e rappresentazione del territorio e considerato che in ogni borgo e paese grande o piccolo che sia, esistono “spazi” particolarmente significativi e propriamente identitari per le comunità locali che vi risiedono, è da ritenere che sarebbe oltremodo utile far emergere ed apprezzare questo particolarissimo patrimonio, fatto spesso anche da luoghi, edifici e cose apparentemente di scarsa rilevanza, sia materiali che immateriali, che invece costituiscono per questa loro particolare qualità, beni preziosi da conservare e proteggere.
Detti beni andrebbero finalmente censiti e fatti conoscere per poterli apprezzare, tutelare e, se occorre, restaurare e recuperare per restituirli “funzionanti” alle loro comunità e trasmetterle alle future generazioni.
Censire tale patrimonio non è però semplice, soprattutto, non può essere fatto da estranei se non accompagnati e supportati, nella ricerca, dalle comunità locali stesse, le sole in grado di poterne apprezzare e testimoniare l’autentico carattere identitario.
Da queste considerazioni e dalla consapevolezza di quanto sia vasto il patrimonio culturale che versa in condizioni di degrado e abbandono, è maturato il presente progetto che si configura come un’iniziativa dalle grandi opportunità e possibilità di riuscita se, come auspicabile, si riuscirà a conseguire l’adesione e il coinvolgimento di molti soggetti e, successivamente, a mettere in atto, concrete e tangibili attività di valorizzazione, non escluso anche qualche concreto intervento di restauro e recupero.