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Mario Saverio De Lisio

Mario Saverio De Lisio

Mario Saverio De Lisio può senza dubbio definirsi il cantore di un paese, Castellino del Biferno, una comunità che, a causa della emigrazione, è ridotta oramai a qualche centinaia di abitanti.
L'amore per la sua terra lo ha sollecitato a prendere iniziative coraggiose per l'impegno che hanno richiesto e per i sacrifici personali. Infatti, da oltre un quindicennio egli dirige il Gruppo Folk Eudolino, con cui tiene in vita e ricerca i canti popolari del Molise.
Ha pubblicato nel 1978 una raccolta di sue composizioni, "Fontema – rate” che sostanzialmente costituisce una vera e propria storia delle tradizioni del suo paese: di 16 di esse è autore della musica il maestro Guido Messore, apprezzato docente del Conservatorio Musicale "Perosi”.
Le usanze del paese nei vari aspetti caratteristici delle occupazioni degli abitanti, i singolari personaggi, all'attenzione di tutti, i mestieri i scomparsi, rappresentano i temi ispiratori di questo cantore, che ha il pregio dell'immediatezza e della genuinità.
Le sue composizioni non sanno di "elaborato" o di studio stilistico, rivelano la freschezza di un canto che viene direttamente dal cuore,  e la gioia e il dolore sono effettivamente sentiti:

Sule vecienze

"C'a cocce 'mmerrate
e'n cuoll'a vesazze
c'a fronte sedate
a 'n man'a chepézze
chemine, chemine
c'u passe destratte
‘u cane vecine
che zompe p'i fratte.
Repenz'e quanne
ni' tiempe pessate
erene tante
e fà Ila nghienate,
mo sule Vecienze
c'u mul'e 'a crepette
c'u can' 'a vesazze
e'n cuoll'a schieppette
che 'n cap'u penziere
di figlie 'megrate
'a vecchie che spette
nu'liette 'mmelate.
Nu tuozze de pizze
nu mucche de vine
e nen ghesce pazze
ze' Vecenzine".
(Vincenzo: "Con il capo chino/ e al collo la bisaccia con la fronte sudata/e in mano zal cammina cammina/ con il passo distratto/ il cane vicino/ che salta per i cespugli sa a quando/ nei tempi passati erano tanti a fare la salita/ ora solo Vincenzo con o e la capretta/ col cane e la bisaccia/ e il fucile/ con in testa il pensiero dei figli ati/ la vecchia che aspetta/ nel letto ammalata/ Un tozzo di pizza/ un sorso di vino/ impazzisce/ zio Vincenzino").

Una esemplare composizione di ampio respiro non soltanto per il contenuto, ma per profonda ispirazione poetica, che dànno tono al dell'emigrazione e delle sue conseguenze: l'abbandono dei campi, I percorso in solitudine di chi è rimasto a continuare un lavoro che dà soltanto un tozzo di pizza di granone e un sorso di vino.
Sogno d'emigrante: sognare il paese lontano, rivedere il volto degli amici, sentirsi circondato da tanto affetto, risentire il calore della famiglia attorno alla tavola, e poi, ancora nel sogno

"... u core me z'è stritte erepenzanne
e quanne mamme, tutte endefferate,
vecine a' cemmeniera quante panne
che chille mane d'ore ha repezzate"
Il cuore mi si è stretto ripensando/ a quando mamma, tutta indaffarata,/ vicino al camino quanti panni/ con quelle mani d'oro ha rattoppato").

Sensazioni che il poeta è riuscito ad esprimere con profondo sentimento.
 

Mario Saverio De Lisio è nato a Castellino del Biferno il 1944 e ivi risiede; è impiegato al Comune. E' un appassionato ricercatore di tradizioni popolari; ha fondato il "Gruppo Folk Eudolino"; partecipa ed ottiene lusinghiere affermazioni ai concorsi di poesia dialettale; attualmente è impegnato in una raccolta di indovinelli, cantilene, giochi, canti popolari e detti vari del suo paese.