Centro turistico residenziale “South Beach”: Nota di ITALIA NOSTRA CAMPOBASSO


SPETT.LE PRESIDENTE REGIONE MOLISE
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SPETT.LE REGIONE MOLISE DG IV- Governo del territorio, Piani Urbanistici, Aree Protette regionemolise@cert.regione.molise.it
 
SPETT.LI CAPIGRUPPO CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE
consiglioregionalemolise@cert.regione.molise.it
 
 
e  p.c.    
S.E. IL PREFETTO DELLA PROVINCIA DI CAMPOBASSO
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SPETT.LE  SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, PAESAGGIO E BELLE ARTI
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SPETT.LE ASREM/A.R.P.A.MOLISE- CAMPOBASSO
asrem@pec.it
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COMUNE DI MONTENERO DI BISACCIA
montenerodibisacciacb@legalmail.it
 
 
Nota di ITALIA NOSTRA CAMPOBASSO avente ad oggetto la proposta progettuale per la realizzazione di un centro turistico residenziale sulla Costa Adriatica, in territorio di Montenero di Bisaccia denominato “South Beach”
 
Con delibera di Giunta N. 67 del 29 marzo u.s., la Regione Molise ha riconosciuto di interesse regionale la proposta progettuale di valorizzazione turistico-residenziale, denominato“South Beach”, presentatole dal Comune di Montenero di Bisaccia con la richiesta di convocazione di un Tavolo Tecnico per l’approvazione di un Accordo di Programma.
La proposta in questione è relativa alla costruzione di un mega centro turistico residenziale su un’area della Costa Adriatica nel territorio di Montenero di Bisaccia (CB) da realizzarsi su una superficie di 160 ettari, lungo circa 2 km di fascia costiera: una edificazione pari a circa 5.000.000 (cinque milioni!) di metri cubi necessari alla creazione di 127 torri aventi altezza compresa tra 8 e 25 piani e di canali navigabili finalizzati ad un comodo e sicuro ormeggio di imbarcazioni e yoth di proprietà dei residenti.
 
Il centro turistico residenziale oggetto della idea progettuale dovrebbe sorgere su un’area antistante un litorale molto apprezzato non solo per la qualità delle acque di balneazione e per la pulizia delle spiagge (il che motiva i frequenti riconoscimenti della Foundation for Environmental Education (FEE) con il conferimento della “Bandiera blu”), ma soprattutto per le bellezze offerte da un ambiente naturale incontaminato con prevalenza di dune e di vegetazione spontanea, caratterizzato dal suggestivo connubio tra la fascia costiera e l’entroterra, laddove un mirabile e variopinto paesaggio rurale fa da cornice naturale all’ambiente marino. L’area è anche interessata dal tracciato del tratturo  L’Aquila – Foggia. Per tali ragioni l’intera zona è stata riconosciuta di notevole interesse pubblico per il profilo paesaggistico ed il tratturo per il profilo archeologico. Essa è inoltre sottoposta alle rigorose normative di uso del piano Paesaggistico redatto dalla stessa Regione.
 
Tutte queste caratterizzazioni e specifiche di interesse e normative hanno fatto sì che nel corso degli anni la zona sia stata preservata da usi impropri e da attività di carattere antropico ed oggi, pertanto, costituisce una delle rarissime se non unica vasta superficie in condizioni di integrità, lungo tutta la costa adriatica, fatto salvo il Gargano. Una vera e propria oasi di naturalità che meriterebbe di essere immediatamente trasformata in parco o in riserva naturalistica e non in un indefinibile agglomerato di edifici tanto ingombranti ed invadenti quanto palesemente estranei e ai caratteri propri del territorio Molisano ed Abruzzese, nonché della cultura della gente che da secoli lo abita; segno emblematico dell’asservimento del Molise ad interessi estranei e lontani dai reali bisogni del territorio che solo per mezzo della tutela e della valorizzazione delle proprie risorse naturalistiche, paesaggistiche, culturali ed identitarie, e non attraverso il loro depauperamento, potrà raggiungere uno sviluppo autentico e diffuso. 
 
Prescindendo dai tanti rilievi critici di carattere idrogeologico per la natura dei luoghi, urbanistico per i turbamenti che la nuova urbanizzazione produrrà inevitabilmente sugli attuali equilibri territoriali ed anche economici per l’impatto che si registrerà sulle attività turistiche e commerciali dell’interland, i quali saranno eventualmente oggetto di future osservazioni al pari di quelle riguardanti l’aspetto ambientale e paesaggistico, è soprattutto con riferimento a tali ultimi aspetti, che Italia Nostra Campobasso esprime la propria netta contrarietà ad un intervento che contrasta in modo tanto evidente con le attuali norme del Piano Paesaggistico, con i vincoli paesaggistici e con le classificazioni di zona di tipo naturalistico e, quindi, con i principi di sostenibilità e compatibilità ambientale, producendo danni incalcolabili sul piano ambientale, paesistico, culturale ed identitario su un tratto di costa dal fascino selvaggio ed ancora inesplorato, rientrante nella istituenda Riserva Naturale della Foce del Fiume Trigno ed attraversato dal Tratturo L’Aquila-Foggia.
Il progetto, inoltre, è in pieno contrasto con i principi cardine del Piano Strategico Nazionale per il Turismo (sostenibilità, innovazione, accessibilità), essendo basato su principi obsoleti vecchi di 60 anni (cementificazione, privatizzazione di aree verdi e turismo elitario). Principi che essendo stati richiamati in sede locale degli Stati Generali del Turismo per il Molise nel 2018, creano un evidente ossimoro con la posizione favorevole di Regione Molise al progetto.
 
Al di là, poi, delle considerazioni sopra esposte, ci si chiede come la Regione possa aver preso in considerazione, convocando un Tavolo Tecnico tra vari soggetti, tra i quali Ministeri ed altri Enti pubblici, una proposta di tale natura e di anonima provenienza: la relazione di presentazione del progetto ed il progetto stesso, pubblicati nel sito della Regione quali atti integrativi della delibera suddetta, infatti, non recano alcuna sottoscrizione né alcun elemento tale da poter individuare l’autore del progetto o i proponenti dello stesso.
Né si comprendono le motivazioni che hanno indotto la Giunta Regionale a esprimere un interesse regionale, atteso che alcun pubblico interesse si coglie in tale intervento, che anzi va a sopprimere concreti interessi pubblici quali la conservazione del paesaggio, la tutela della natura e dell’economia locale che verrebbe fortemente sacrificata dalla presenza di una diversa offerta sostenuta da potenti interessi, pare stranieri. L’unico interesse ravvisabile nella proposta presentata dal Comune di Montenero di Bisaccia è esclusivamente quello di non meglio identificati soggetti privati eventuali investitori.
 
Appellandosi ancora una volta al rispetto dell’art. 9 della Costituzione per la difesa del patrimonio paesaggistico e culturale del nostro territorio, Italia Nostra si adopererà affinché il cosiddetto Progetto “South Beach” per la valorizzazione turistico-residenziale sostenuto dal Comune di Montenero di Bisaccia, da noi ritenuto devastante sotto vari profili, ed in particolare sotto quello ambientale, paesaggistico ed urbanistico, non trovi attuazione.

Gianluigi Ciamarra
(Presidente Italia Nostra Campobasso)