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Beni culturali

Beni culturali del Molise

♦ Romanico 



♦ Sulle tracce del Romanico 


Se vogliamo usare correttamente il termine “romanico” la basilica romanica per eccellenza nel Molise è quella di S. Vincenzo al Volturno. Fu fatta edificare dall'abate Josue all'inizio del IX secolo. Il Chronicon Vulturnense riferisce che furono riciclati blocchi lapidei provenienti da Capua.

Il Romanico nel Molise
Con il termine “romanico” in genere si intende una serie di opere di arte e di architettura che hanno come particolarità prevalente il riutilizzo di pezzi erratici romani integrati con elementi di nuova creazione.
La circostanza che la definizione di romanico appartenga a un intellettuale del secolo XIX (Charles de Gerville) permette di dire con assoluta certezza che i grandi artisti e i grandi architetti che fecero tal tipo di opere dal IX secolo fino all’introduzione definitiva delle forme gotiche (più o meno nel XII secolo) non chiamarono mai romaniche le opere che stavano realizzando.
Ovviamente un contenitore temporale del romanico precisamente definito non esiste, potendosi ritrovare i suoi caratteri nella precedente architettura carolingia e anche nella successiva gotica.
Nel Molise si trova un discreto numero di architetture che definiamo romaniche, ma sicuramente tra esse due chiese rappresentano esempi di altissimo livello: S. Giorgio nel nucleo abitato di Petrella Tifernina e S. Maria della Strada in agro di Matrice.
Il primo possiede decisamente uno degli interni più belli e misteriosi tra le basiliche romaniche italiane. Il secondo, S. Maria della Strada, certamente è tra quelli in cui le rappresentazioni esterne costituiscono una straordinaria sintesi di particolari narrazioni bibliche e di complesse simbologie teologiche.
Eppure, anche se presumibilmente i blocchi squadrati provengono da edifici romani, al loro interno non è stata riutilizzata neppure una colonna o un capitello romano.
Romanica è la Cattedrale di Venafro o la basilica di S. Maria di Canneto o l’impianto della Cattedrale di Trivento.
Soprattutto per la realizzazione delle absidi semicircolari che furono costruite riutilizzando pezzi curvilinei prelevati da grandi tombe romane circolari. A “tamburo” come le chiamano gli archeologi.
In realtà, se vogliamo usare correttamente il termine “romanico” la basilica romanica per eccellenza nel Molise è quella di S. Vincenzo al Volturno. Fu fatta edificare dall’abate Josue all’inizio del IX secolo.
Soprattutto per la realizzazione delle absidi semicircolari che furono costruite riutilizzando pezzi curvilinei prelevati da grandi tombe romane circolari. A “tamburo” come le chiamano gli archeologi.
In realtà, se vogliamo usare correttamente il termine “romanico” la basilica romanica per eccellenza nel Molise è quella di S. Vincenzo al Volturno.
Fu fatta edificare dall’abate Josue all’inizio del IX secolo.
Di Franco Valente